16/04/2009 N.74
NOTIZIARIO del Circolo UAAR di Bologna
UAAR - Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - www.uaar.it
Presidenti onorari: Laura BALBO, Carlo FLAMIGNI, Margherita HACK, Danilo MAINARDI, Piergiorgio ODIFREDDI, Pietro OMODEO, Floriano PAPI, Valerio POCAR, Emilio ROSINI, Sergio STAINO
1) OCCHIOPERMILLE: la tassa di religione che ci costa un occhio
2) Terremoto in Abruzzo. Sciacallaggio preventivo, ovvero che fine ha fatto l'otto per mille statale per calamità naturali?
3) L'8x1000 per l'Abruzzo. Intervento di Sergio Lo Giudice in Consiglio Comunale
4) 5 e 8 per mille in Abruzzo: la Bibbia secondo Tremonti
5) Sabato 18 aprile: Don Zauker Talk Show in piazza Rossini
6) Venerdì 17 aprile: giornata radicale anticlericale
7) 8x1000 all'UAAR?
8) Tra tanti 5x1000 che prendono il volo, scegline uno per difendere la laicità
1) OCCHIOPERMILLE: la tassa di religione che ci costa un occhio
Sabato 18 aprile, dalle 10:30 alle 19, il nostro circolo tornerà all'angolo tra via Altabella e via Indipendenza per informare i contribuenti del perverso meccanismo che sta dietro alla tassa di religione, comunemente nota come 8x1000.
Saremo presenti anche alla Festa d l'Università, che si terrà dal 17 al 26 aprile, in piazza Rossini (orari ancora da definire, tendenzialmente nel tardo pomeriggio).
Per chi firmare?
L'UAAR non dà indicazioni, ritenendo i cittadini in grado di ragionare la propria testa. Da una consultazione tra i soci del circolo UAAR di Bologna è emerso che le scelte effettuate sono sostanzialmente per lo Stato o per i Valdesi.
Ma lo Stato darà i fondi dell'8x1000 di propria gestione per la ricostruzione in Abruzzo?
In un Paese normale, certamente. Abbiamo dedicato i punti successivi del nostro notiziario a questo tema.
Per contribuire a fare informazione sulll'8x1000, fai circolare il passaparola oppure stampa e diffondi questo volantino
2) Terremoto in Abruzzo. Sciacallaggio preventivo, ovvero che fine ha fatto l'otto per mille statale per calamità naturali?
La legge istitutiva dell'8x1000 (la 222/1985) stabiliva che le somme a gestione statale fossero utilizzate «per interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e conservazione dei beni culturali».
I governi di centro destra e di centro sinistra hanno trovato unità di comportamento nel sottrarre agli scopi di legge ingenti quantità di tali fondi.
Basti pensare che nel 2008 erano rimasti solo 3,5 milioni di euro rispetto al gettito totale di 83,5 milioni dell'8x1000 a gestione statale.
Gli altri 80 milioni erano stati già accantonati per voci di bilancio statale quali sicurezza e restauro edifici religiosi: non erano più utilizzabili per le calamità naturali, in un paese ad alto rischio sismico come il nostro, nel quale la quasi totalità degli edifici sono costruiti senza criteri antisismici.
Il De Mauro Paravia on-line, alla voce sciacallaggio, riporta: atteggiamento di chi, approfittando di calamità naturali, di eventi bellici, ecc., compie saccheggi e ruberie.
Queste manovre sull'8x1000 a gestione statale ci sembrano allora atti di "sciacallaggio preventivo", dove un ruolo niente affatto marginale lo ricopre il fatto che una cattiva gestione dell'8x1000 dello Stato fa gonfiare l'8x1000 alle religioni.
Per questo vi invitiamo a leggere e a diffondere la seguente proposta UAAR:
La proposta UAAR: l’otto per mille ai terremotati dell’Abruzzo
Ecco l’occasione per un decreto legge davvero con tutti i requisiti di necessità e urgenza: modifichiamo la normativa attuale che accantona a esigenze di bilancio 80 milioni di euro dal gettito dell’otto per mille dello Stato (cioè li tiene da parte per coprire esigenze di vario tipo, dalla sicurezza al restauro di edifici religiosi) e destiniamo tutto alle popolazioni colpite dal terremoto. È la proposta dell’Uaar.
«Ufficialmente, una delle finalità dell’otto per mille statale è la gestione di interventi straordinari per calamità naturali. – spiega Raffaele Càrcano, segretario nazionale dell’Uaar –E allora, quei soldi, usiamoli davvero così. Il governo ha già la possibilità di spostare fondi cospicui (almeno cento milioni di euro!) su interventi concreti. Non la sprechi, per favore!». Lo Stato potrebbe comunicare ai cittadini la destinazione dei soldi raccolti con l’otto per mille: «sapendo di contribuire alla ricostruzione di una regione martoriata dal terremoto, in molti sceglieranno di firmare per lo Stato, creando tra l’altro una leva economica consistente».
Nei prossimi giorni, l’Uaar lancerà la sua campagna informativa Occhiopermille e sarebbe molto felice di poter annunciare ai cittadini che i loro soldi potrebbero essere utilizzati per la ricostruzione dell’Abruzzo, se sceglieranno di mettere la crocetta sull’opzione Stato.
3) L'8x1000 per l'Abruzzo. Intervento di Sergio Lo Giudice in Consiglio Comunale
Riportiamo alcuni passi dell'intervento di Sergio Lo Giudice, socio uaar e presidente onorario Arcigay, nel Consiglio Comunale di Bologna del 15 aprile 2009, relativamente al reperimento di risorse economiche da parte del Governo per la ricostruzione e l'assistenza in Abruzzo.
L'intero intervento può essere letto sul blog di Sergio Lo Giudice
Ma c’è anche un altro modo in cui lo Stato potrebbe trovare quelle risorse. Primo fra tutti un utilizzo corretto dello strumento dell’otto per mille. A differenza del 5×1000, il versamento dell’8×1000 ad una delle confessioni religiose riconosciute o allo Stato non ha un tetto. Inoltre, a fronte del solo 40% dei contribuenti che dichiara un’opzione, anche il restante 60% viene attribuito – caso unico al mondo - in modo proporzionale. La cifra in questione ammonta grosso modo a più di un miliardo di euro. Basterebbe che, come accade in Spagna, lo Stato trattenesse la quota non destinata per avere 600 milioni di euro da destinare a scopi sociali che quest’anno potrebbero essere utilizzati per il terremoto.
So che questo non succederà, non con la rapidità necessaria ad affrontare l’emergenza che abbiamo di fronte. Ma c’è un gesto che il governo potrebbe – se solo lo volesse – fare domani stesso: dichiari pubblicamente che la quota dell’otto per mille espressamente donata allo Stato sarà destinata alla ricostruzione post terremoto. Dia questo segnale agli italiani nelle settimane in cui tutti ci apprestiamo a preparare la nostra dichiarazione dei redditi. Faccia per una buona causa quello che si finora rifiutato di fare, dato che non si è mai preoccupato di spiegare agli italiani, attraverso un’efficace campagna comunicativa, come destinerà quella quota. Con due sole eccezioni: quando, nel 1996, il ministro Livia Turco, subito osteggiata ed isolata, spiegò di volere destinare la cifra all’infanzia povera e quando nel 2004 premier Silvio Berlusconi dichiarò che avrebbe destinato quei soldi per finanziare la guerra in Iraq, dissuadendo così i contribuenti a versare allo Stato la propria quota.
Invece di raschiare il fondo del barile della solidarietà, il Governo faccia un gesto di coraggio e comunichi agli italiani che le quote dell’otto per mille destinati allo stato italiano non andranno alle guerre, ma ad un’azione condivisa di solidarietà.
4) 5 e 8 per mille in Abruzzo: la Bibbia secondo Tremonti
Di seguito la lettera del socio uaar Giovanni Mainetto, pubblicata su MicroMega online
5 e 8 per mille in Abruzzo: la Bibbia secondo Tremonti
Cara MicroMega,
sono un non credente che a giorni presenterà la denuncia dei redditi. La logica mi porterebbe a optare nella scelta dell’8x1000 per lo Stato, e lo farei molto volentieri se – come prospettato per primo dal segretario dell’UAAR (Unione Atei Agnostici Razionalisti) – il Min. Tremonti si impegnasse pubblicamente a usare da subito l’8x1000 dello Stato per uno dei fini previsti dalla sua legge istitutiva (222/1985), e cioè per far fronte a quegli interventi straordinari dovuti a calamità naturali come il terremoto in Abruzzo.
E invece Tremonti sta cercando di attivare il 5x1000 per lo stesso scopo, con i seguenti inconvenienti rispetto all’8x1000: dubbia legittimità legislativa – lo Stato per legge non figura fra i possibili destinatari di questa scelta del contribuente; difficoltà di attuazione nell’immediato – si tratta di modificare i codici di tutti i programmi di tutti i CAAF a giro per l’Italia; minor possibilità di gettito – per vari motivi tecnici, il principale dei quali è che nel 2009 probabilmente interesserà una cifra che sarà i quattro decimi circa dei fondi previsti per l'8x1000; almeno due anni di ritardo della disponibilità finanziaria; concorrenza per gli stessi fondi con tutte quelle Associazioni di volontariato che sono già grandemente impegnate in Abruzzo.
Viceversa per il 2009 la quota dello Stato dell’8x1000 dovrebbe ammontare a circa 90milioni di euro, ed è attualmente previsto che vengano quasi totalmente accantonati (erano 86 nel 2007 e 88,5 nel 2008 di cui 85 accantonati). Questi 90milioni circa dovrebbero essere disponibili immediatamente, e potrebbero essere incrementati di altri 550 circa se lo Stato prendesse, con un decreto legge, per i terremotati abruzzesi la quota di 8x1000 dovuta alle scelte “non espresse” anziché lasciarla quasi tutta alla Chiesa Cattolica (negli ultimi dati disponibili del 2007 sono 528 circa i milioni della quota non espressa che va alle confessioni religiose, di cui 524,5 vanno alla CEI che, sommati ai 362,5 della sua quota parte espressa, fanno un totale CEI di circa 887 milioni; mentre quelli del 2008 non sono noti pur essendo probabilmente analoghi). In questo modo Tremonti potrebbe far fronte quasi interamente alle esigenze immediate per la ricostruzione in Abruzzo previste nel 2009 in 8-900milioni di euro, la Chiesa Cattolica non si potrebbe certamente lamentare visto che si accaparra gran parte di una quota che a rigor di logica non le spetterebbe e che comunque verrebbe utilizzata per nobili scopi solidaristici cristiani, non si introdurrebbero ulteriori tasse e balzelli. Se poi questa impostazione fosse confermata in futuro, come sarebbe logico visto che si chiede ai contribuenti di scegliere lo Stato con una finalità precisa per gli anni a venire, Tremonti potrebbe trovare in questo cespito cifre interessanti per la ricostruzione complessiva di tutto l’Abruzzo.
Ma Tremonti non lo farà. Recentemente il Ministro ha dichiarato di apprezzare la Bibbia in economia perché insegna a separare il grano dal loglio. Dobbiamo desumerne che, dopo averli separati, lui sa perfettamente a chi dare il grano e a chi il loglio.
Giovanni Mainetto (15 aprile 2009)
5) 18 aprile: Don Zauker Talk Show in piazza Rossini
La censura della satira nel nostro paese colpisce spesso chi si azzarda a toccare religioni e gerarchie ecclesiastiche.
Ricordiamo il procedimento della Procura di Roma contro Sabina Guzzanti per "vilipendio" al papa, oppure l'accusa di terrorismo ad Andrea Rivera per aver osato criticare il Vaticano al concerto del Primo Maggio. E solo pochi giorni fa, il ritiro del giornalino studentesco del liceo Beccaria di Milano perché in copertina compariva una vignetta sul papa.
Non possiamo allora fare a meno di segnalarvi che sabato 18 aprile, in piazza Rossini, alle ore 20:45, in occasione della Festa dell'Università, sbarca a Bologna il
DON ZAUKER TALK SHOW
scritto e condotto da Daniele Caluri e Emiliano Pagani.
Nel pomeriggio, alle 18:00, gli autori saranno ospiti della libreria Infomodoshop in via Mascarella, per presentare il volume “Don Zauker, secondo avvento”.
6) Venerdì 17 aprile: giornata radicale anticlericale
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la seguente iniziativa organizzata dall'associazione radicalibologna
venerdì 17 aprile - giornata radicale anticlericale
ore 11.30 - 17.30
Tavolo di informazione anticlericale - via Rizzoli angolo via Calzolerie
ore 18.00
Sala Bianca - Piazza Maggiore 6 - Comune di Bologna - Palazzo d'Accursio
presentazione del libro:
Chiesa padrona - Un falso giuridico dai Patti Lateranensi a oggi
di Michele Ainis (Garzanti).
partecipano:
- Maurizio Turco, deputato PD - delegazione radicale
- Gianfranco Pasquino, docente di Scienza politica
- Serafino D'Onofrio, consigliere comunale Bologna (Società civile - il Cantiere)
Sarà presente l'autore
Coordina Monica Mischiatti, segretaria di Radicalibologna
ore 19.45
Fiaccolata sul tema della pedofilia clericale
davanti alla Curia di Bologna in via Altabella 2
ore 21.00
PIZZATA ALL'INDIAVOLATA con BIRRA DEI MONACI TRAPPISTI
Pizzeria la Scalinatella - via Caduti di Cefalonia 5/e
7) 8x1000 all'UAAR?
(dal Notiziario del Circolo UAAR di Verona)
C'è sempre qualcuno che ci chiede perché l'UAAR non partecipa all'8 per mille.
La risposta è sempre quella: perché non c'è l'Intesa tra Stato e UAAR. Noi abbiamo chiesto al governo di avviare trattative per la stipula di un'Intesa, ai sensi dell'articolo 8 della Costituzione.
Il governo Berlusconi ci ha risposto no. L'UAAR ha presentato ricorso al TAR del Lazio, ma il Tribunale amministrativo le ha detto di no. Secondo l'UAAR, la protezione accordata all'ateismo e all'agnosticismo dall'articolo 19 della Costituzione deve estendersi anche ai soggetti collettivi in cui si raggruppano persone "che condividono un medesimo credo - di segno negativo -
in materia di religione", persone che si sono associate per "difendere le proprie convinzioni di fronte a prassi o provvedimenti discriminatori". Il TAR non è tuttavia entrato nel merito della titolarità dell'UAAR ad addivenire alla stipula di un'Intesa: ha infatti stabilito che il diniego espresso dal governo è un atto "politico", e quindi insuscettibile di qualsiasi sindacato giurisdizionale. Il governo, sostiene il TAR, "è libero di assumere le più ampie determinazioni nella materia di rapporti con le confessioni religiose": libero anche di stipulare accordi con alcune di esse e di non stipularne con altre, senza che in tal modo "il principio di laicità dello Stato [sia] vulnerato".L'UAAR preannuncia che impugnerà la sentenza davanti al Consiglio di Stato.
8) Tra tanti 5x1000 che prendono il volo, scegline uno per difendere la laicità
Il titolo di questa notizia è anche il testo del banner animato che vi invitiamo inserire sul vostro sito web (lo potete vedere, a sinistra, sul nostro sito di circolo).
Il codice html del banner è disponibile in questa pagina , dove potrete scaricare anche il volantino "Garibaldi" e il volantino "Salvemini"
Dopo queste novità, chiudiamo con le classiche indicazioni del periodo delle dichiarazioni dei redditi.
Dal 2007 l’UAAR è un’associazione di promozione sociale iscritta al registro nazionale.
Ciò significa che è possibile indicarla come destinataria del cinque per mille nella dichiarazione dei redditi.
Per destinare il 5 per mille all’UAAR è sufficiente compilare lo spazio riservato al cinque per mille sulle dichiarazioni dei redditi (CUD, 730, Unico) nel seguente modo:
- apporre la propria firma nel riquadro “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, c.1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997 e delle fondazioni nazionali di carattere culturale”;
- riportare il codice fiscale dell’UAAR 92051440284 nello spazio collocato subito sotto la firma.
Il cinque per mille non è una tassa in più. Semplicemente, il contribuente decide come deve essere utilizzata una parte delle tasse che già deve pagare. Se non decide nulla, il suo cinque per mille rimane a disposizione dello Stato: se lo destina all'UAAR, quella somma verrà impiegata per la difesa dei diritti civili degli atei e degli agnostici, per l'affermazione della laicità dello stato, per la diffusione del pensiero razionale. Per questo motivo l'UAAR invita i suoi soci e i suoi simpatizzanti a sceglierla come destinataria del loro cinque per mille: in un'epoca in cui la politica e i mezzi di informazione promuovono sempre più decisamente la presenza religiosa nella società, sostenere un'associazione come la nostra significa dare un piccolo ma importantissimo contributo per la costruzione di un paese migliore.
Raffaele Carcano, Segretario UAAR
Ogni sabato mattina, dalle 10 alle 12, il circolo UAAR di Bologna riceve soci, simptizzanti e cittadini che vogliano conoscere la nostra associazione e le nostre attività, esporre problemi di laicità violata, fare quattro chiacchiere sui nostri temi associativi, consultare il materiale a disposizone (riviste, libri, volantini, DVD...).
Ci trovate in via Don Minzoni 18, all'interno della Salara, storico edificio nato nei pressi del porto fluviale di Bologna per conservare il sale che giungeva dal mare attraverso il canale Navile. La Salara è sede di ArciGay e ArciLesbica nazionali. E' gestita dal circolo gay Il Cassero, che ringraziamo per l'ospitalità.
Per arrivare consultare la mappa http://www.cassero.it/map/
Negli orari di apertura, rispondiamo telefonicamente al numero: 051 555661
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