07/03/2009 N.71
NOTIZIARIO del Circolo UAAR di Bologna

UAAR - Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - www.uaar.it
Presidenti onorari:  Laura BALBO, Carlo FLAMIGNI, Margherita HACK, Danilo MAINARDI, Piergiorgio ODIFREDDI, Pietro OMODEO, Floriano PAPI, Valerio POCAR, Emilio ROSINI, Sergio STAINO
e-mail: bologna@uaar.itsito web: www.uaar.it/bologna

1) Martedì 10 marzo: Conferenza "Processi per stregoneria in età  moderna a Bologna"
2) Messe aziendali: malcostume interrotto all'ANAS Bologna. Grazie all'UAAR
3) Bologna: risposta degli evangelici alla campagna UAAR
4) Benedizioni pasquali sul luogo di lavoro: diteci la vostra
5) Ateobus UAAR: proponi il tuo slogan!
6) 5x1000 all'UAAR
1) Martedì 10 marzo: Conferenza "Processi per stregoneria in età  moderna a Bologna"
Martedì 10 marzo, ore 21, presso la sala Silentium, Vicolo Bolognetti  2, secondo appuntamento con il ciclo di conferenze "NESSUN DOGMA, i martedì della cultura laica".
Il circolo UAAR di Bologna presenta:
PROCESSI PER STREGONERIA IN ETA` MODERNA A BOLOGNA
UMBERTO MAZZONE, prof. di Storia del cristianesimo e delle chiese, Università di Bologna
con il patrocinio del Comune di Bologna - Quartiere San Vitale - ingresso libero

Scarica, stampa, inoltra il volantino di Nessun Dogma 2009

Partecipata e apprezzata la conferenza del 3 marzo, con Antonio Lombatti (Frodi bibliche: excursus tra mitologia dell'Antico Testamento e false reliquie).
Abbiamo registrato nuovi iscritti all'uaar e al nostro notiziario, a cui diamo il benvenuto.


2) Messe aziendali: malcostume interrotto all'ANAS Bologna. Grazie all'UAAR
Il nostro sportello soslaicita@uaar.it ne era stato informato due settimane prima.
Il dirigente dell'ANAS di Bologna aveva comunicato ai dipendenti che il 22 dicembre 2008, alle ore 10:30 e nel salone compartimentale, si sarebbe svolta la "Santa Messa".
Come era stato fatto l'anno precedente, del resto.
Con l'interessamento del circolo di Bologna, il 15 dicembre l'UAAR inviò un atto di diffida al Compartimento ANAS spa di viale Masini 8, Bologna, a mezzo raccomandata anticipata via fax.
In base ai nostri scopi sociali (tra cui la tutela dei diritti civili degli atei e degli agnostici e l'opposizione alla discriminazione nei loro confronti) e in forza del riconoscimento dell'UAAR come Associazione di Promozione Sociale iscritta nel Registro Nazionale presso il Ministero della Solidarietà Sociale, facemmo notare che le cerimonie religiose sul luogo di lavoro sono vietate in quanto atti di discriminazione ai sensi dello Statuto dei lavoratori (art. 15 Legge 300/1970) e dell’art. 43, comma 2, lett. e) d.lgs. 286/1998.
Ma al di là dei riferimenti normativi, sottolineiamo come una comunicazione del genere, da parte di un superiore, sia una prepotenza, una pressione indebita che viola la libertà di coscienza.
E facciamo notare come dalla partecipazione alla Santa Messa, in ossequio ai comunicati della direzione, consegua una assenza dall'attività lavorativa che è uno spreco di danaro pubblico, una ingiustificata interruzione di un servizio ed un comportamento che, secondo le posizioni espresse dal ministro Brunetta in questi ultimi mesi, dovremmo definire "fannulloneria organizzata".
Alla fine la messa non si è svolta: la nostra diffida ha spinto la dirigenza ANAS ad annullarla, con una comunicazione in cui si parla di rispetto di chi non crede e di chi crede in altre religioni.
Lo sportello soslaicita@uaar.it ed il nostro circolo per la provincia di Bologna sono pronti, con le forze e i mezzi disponibili, a far rispettare i diritti dei cittadini atei e agnostici.


3) Bologna: risposta degli evangelici alla campagna UAAR
Su evangelici.net leggiamo che
Proseguono con alcune novità le attività dello stand evangelistico presente nel centro del capoluogo felsineo. Ogni sabato, davanti alle vetrine dell'Upim di via Ugo Bassi, dalle 16.30 alle 19, il "tavolo della testimonianza" propone spunti di riflessione sulla fede cristiana.
Le novità sono queste:
Attenti a esprimere in modo chiaro e mai banale il messaggio biblico, considerando lo status culturale cittadino, si è sfruttata anche la "pubblicità" arrivata dalla campagna dei "bus atei"; «abbiamo prodotto - precisano gli organizzatori - un manifesto con la parte iniziale del Salmo 14 opportunamente adattato con un'espressione più moderna: "L'uomo irrazionale dice: Dio non c'è", cercando di mettere l'enfasi del messaggio sul concetto di "razionalità" che dà una visione opposta a quella proposta dagli atei».
Se ne parla anche nel blog biblicamente, dove si possono leggere alcuni commenti.
Tra questi quello di Roby che dice, cogliendo nel segno per quanto riguarda la nostra campagna: «perchè prendersela con la UAAR? La sua è una battaglia per la libertà di coscienza dalla quale scaturisce ed è figlia la libertà religiosa. Noi evangelici italiani [...] dovremmo ben saperlo».
Avendo le spalle robuste e avendo caro il principio della libertà di espressione, noi dell'UAAR non ci offendiamo né chiediamo la censura di quel cartellone della UDCC (Unione per la diffusione della cultura cristiana). Anche perché, primo, sul cartellone si vede praticamente solo la scritta "Dio non c'è" (date una occhiata) e, secondo, se "l'uomo irrazionale dice che Dio non c'è", questo mica esclude che lo dica anche l'uomo razionale! Insomma, con un po' di ironia, ringraziamo la campagna della ADCC a sostegno dell'ateismo e dell'agnosticismo!


4) Benedizioni pasquali sul luogo di lavoro: diteci la vostra
Sono più corte di una messa, vero, ma anche le benedizioni pasquali sono decisamente fuori luogo in ambito lavorativo (a meno che voi non siate un prete, stipendiato con l'8x1000 dell'IRPEF dello stato italiano). Nelle aziende e negli uffici pubblici sono spesso annunciate da comunicati dei responsabili, che mai si sognerebbero di annunciare con lo stesso ossequio altre iniziative estranee al lavoro.
A volte i dipendenti, nel bel mezzo dell'orario lavorativo, sono invitati dai superiori a confluire in un certo luogo per il rito religioso.
Altre volte l'officiante il rito della benedizione viene lasciato circolare, eventualmente accompagnato da dipendenti, tra uffici ed altri spazi lavorativi, interrompendo il servizio e costringendo tutti a manifestare i propri convincimenti religiosi.
In casi del genere, invitiamo tutti a protestare con il proprio datore di lavoro. Ci rendiamo anche conto di come questo non possa essere facile: inviate allora una mail a bologna@uaar.it raccontando cosa succede nel vostro ambiente di lavoro relativamente a benedizioni, messe, o altre ingerenze religiose. Garantiamo l'anonimato, a meno di richiesta esplicita del contrario.
Di seguito un breve e non esaustivo elenco di ragioni per non si dovrebbero svolgere riti religiosi sul luogo di lavoro:

a) E` discriminatorio.
Dare spazio in ambiente lavorativo ad una opzione spirituale o etica comporta non negare analogo spazio ad altre: se lo si facesse sarebbe discriminazione su base religiosa. Occorre presumere che ci siano lavoratori di religioni diverse o con convinzioni filosofiche non confessionali, ciascuno con i propri valori e le proprie ricorrenze da celebrare. Dunque per tutti o per nessuno. Essendo ingestibile la situazione "per tutti", l'ovvia soluzione dovrebbe essere "per nessuno".

b) I convincimenti religiosi, atei e agnostici sono dati sensibili.
Se la partecipazione alla benedizione è facoltativa (ci mancherebbe!) è anche vero che si mette in piazza il fatto di andarci o meno.
Non c'è ragione alcuna per dover manifestare (o peggio giustificare), ai propri colleghi e ai propri superiori, l'interesse o il disinteresse per un certo rito religioso.

c) Può essere configurato come un illecito.
Oltre alla possibile interruzione di pubblico servizio o alla violazione di obblighi contrattuali, non è ammissibile nemmeno il semplice svolgimento sul luogo di lavoro e in orario di lavoro di attività che col lavoro non hanno nulla a che fare.


5) Ateobus UAAR: proponi il tuo slogan!
Pubblichiamo sul nostro notiziario questo post delle Ultimissime UAAR  del 3 marzo:

L’UAAR comunica a tutti i sottoscrittori della campagna ateobus di non essere riuscita a trovare nemmeno una concessionaria per la pubblicità sui mezzi di trasporto pubblici disponibile ad autorizzare lo slogan “la cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno”.
L’associazione non vuole però ovviamente desistere dal suo intento: se, da una parte, i suoi legali stanno già lavorando su quella che costituisce una evidente violazione del diritto costituzionale alla libertà di espressione, dall’altro intende tornare alla carica con uno nuovo slogan. E vuole coinvolgere soci e simpatizzanti nella scelta.
Per questo motivo, invitiamo tutti i navigatori del sito UAAR a suggerire un nuovo messaggio. E’ sufficiente lasciare in calce a questo post [a questo indirizzo, ndr] un commento contenente la propria proposta (anche più di una): il termine ultimo per farlo è domenica 8 marzo, ore 14. Il comitato di coordinamento UAAR sceglierà, tra i suggerimenti pervenuti, quelli che riterrà più significativi, e li sottoporrà successivamente al voto dei navigatori del sito. La proposta più votata, e in subordine la seconda, saranno sottoposte alle concessionarie pubblicitarie per il loro utilizzo sugli autobus.


6) 5x1000 all'UAAR
Dal 2007 l’UAAR è un’associazione di promozione sociale iscritta al registro nazionale.
Ciò significa che è possibile indicarla come destinataria del cinque per mille nella dichiarazione dei redditi.

Per destinare il 5 per mille all’UAAR è sufficiente compilare lo spazio riservato al cinque per mille sulle dichiarazioni dei redditi (CUD, 730, Unico) nel seguente modo:
Il cinque per mille non è una tassa in più. Semplicemente, il contribuente decide come deve essere utilizzata una parte delle tasse che già deve pagare. Se non decide nulla, il suo cinque per mille rimane a disposizione dello Stato: se lo destina all'UAAR, quella somma verrà impiegata per la difesa dei diritti civili degli atei e degli agnostici, per l'affermazione della laicità dello stato, per la diffusione del pensiero razionale. Per questo motivo l'UAAR invita i suoi soci e i suoi simpatizzanti a sceglierla come destinataria del loro cinque per mille: in un'epoca in cui la politica e i mezzi di informazione promuovono sempre più decisamente la presenza religiosa nella società, sostenere un'associazione come la nostra significa dare un piccolo ma importantissimo contributo per la costruzione di un paese migliore.
Raffaele Carcano, Segretario UAAR


Ogni sabato mattina, dalle 10 alle 12, il circolo UAAR di Bologna riceve soci, simpatizzanti e cittadini che vogliano conoscere la nostra associazione e le nostre attività, esporre problemi di laicità violata, fare quattro chiacchiere sui nostri temi associativi, consultare il materiale a disposizone (riviste, libri, volantini, DVD...).
Ci trovate in via Don Minzoni 18, all'interno della Salara, storico edificio nato nei pressi del porto fluviale di Bologna per conservare il sale che giungeva dal mare attraverso il canale Navile. La Salara è sede di ArciGay e ArciLesbica nazionali. E' gestita dal circolo gay Il Cassero, che ringraziamo per l'ospitalità.
Per arrivare consultare la mappa http://www.cassero.it/map/
Negli orari di apertura, rispondiamo telefonicamente al numero: 051 555661

Se non vuoi piu' ricevere questo notiziario, rispondi a questa mail indicandocelo.
Puoi liberamente inoltrarlo a chi ritieni possa essere interessato, che per riceverlo regolarmente dovrà farne richiesta a bologna@uaar.it

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Circolo UAAR di Bologna
www.uaar.it/bologna   bologna@uaar.it