23/01/2008 N.67
NOTIZIARIO del Circolo UAAR di Bologna

UAAR - Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - www.uaar.it
Presidenti onorari:  Laura BALBO, Carlo FLAMIGNI, Margherita HACK, Danilo MAINARDI, Piergiorgio ODIFREDDI, Pietro OMODEO, Floriano PAPI, Valerio POCAR, Emilio ROSINI, Sergio STAINO
e-mail: bologna@uaar.itsito web: www.uaar.it/bologna

1) Lunedì 26 gennaio, ore 21: riunione del circolo UAAR di Bologna.
2) Vietato dire che dio non esiste.
3) Arrivano i Darwin Day UAAR 2009: con Giorgio Celli (librerie.coop Ambasciatori) e Bruna Tadolini (Casalecchio di Reno).
4) Eluana in Emilia Romagna? No del cardinale Caffarra.
5) Sapienza, comunicato stampa UAAR: siamo tutti criminali.
6) Giovedì 29/1, Rastignano: incontro "Bioetica e problematiche di fine vita: tra testamento biologico e diritto all’eutanasia".
7) Se questo è un cardinale. Considerazioni su Pio Laghi.

1) Lunedì 26 gennaio, ore 21: riunione del circolo UAAR di Bologna
La riunione, conviviale e organizzativa, si terrà in Via Ezio Cesarini 1 (suonare al campanello con indicazione "UAAR").
Oltre ai soci, più che benvenuti anche i simpatizzanti.
Sarà inoltre possibile iscriversi o rinnovare l'iscrizione per il 2009 e consultare materiale associativo: libri (tra cui Uscire dal gregge), riviste, dvd, spillette, maglie, adesivi...


2) Vietato dire che dio non esiste

«La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno».
Questo il messaggio scelto dall’UAAR per la Campagna bus.
Un messaggio che vuole invitare a riflettere, con un po' di ironia e con l’aggiunta di un pizzico di fiducia e ottimismo in chiave umanista.
Un messaggio che vuole evidenziare la praticabilità di un’etica senza dogmi, in un Paese dove da ogni parte si avverte la pervasività della presenza confessionalista.
Due autobus a Genova avrebbero dovuto essere interamente decorati e avrebbero dovuto portare in giro questo messaggio, a partire dal 4 febbraio.
Ma, lo saprete, così non è stato.
La concessionaria per la pubblicità sui mezzi di trasporto pubblici di Genova (ma anche di Bologna e delle principali città italiane) ha rifiutato il messaggio in quanto contrasterebbe con gli articoli 10 e 46 di un codice di autoregolamentazione-
A parte che anche formalmente le obiezioni non ci sembrano fondate (l'art. 10 si riferisce a pubblicità commerciale, e non è il nostro caso), nella sostanza il rifiuto è motivato da fatto che il nostro messaggio sarebbe offensivo. Ora, dal punto legale, ritenere che "dio non esiste" non è una offesa per nessuno, ed in base all'art.21 della Costituzione non dovremmo essere limitati nella nostra espressione di pensiero.
L'argomento che qualcuno poteva sentirsi offeso non appare affatto pertinente: se ci si offende perché qualcuno la pensa diversamente e lo dice, sarebbe il caso di parlare di "fastidio a livello personale", o di "permalosità".
Di fatto ci è stato negato l'accesso allo spazio pubblico, pagato con i nostri soldi, messo a disposizione per la promozione commerciale e associazionistica da un comune della Repubblica Italiana.
Le donazioni di soci e simpatizzanti per la campagna bus hanno superato i 20.000 euro. Per ora gli "ateobus" sono stati bloccati, ma l'UAAR garantisce che i fondi raccolti saranno utilizzati per farli ripartire e per dare visibilità alle ragioni e al pensiero dei cittadini atei e agnostici.

Per saperne di più invitiamo a leggere l'intervento del segretario UAAR Raffaele Carcano ed il comunicato stampa UAAR del 16 gennaio.

Concludiamo, per ora, con alcune parole di Gaetano Salvemini:
«La realtà è che quando un clericale usa la parola libertà intende la
libertà dei soli clericali (chiamata libertà della Chiesa) e non le
libertà di tutti. Domandano le loro libertà a noi laicisti in nome dei
principi nostri, e negano le libertà altrui in nome dei principi loro»


3) Arrivano i Darwin Day UAAR 2009: con Giorgio Celli (librerie.coop Ambasciatori) e con Bruna Tadolini (Casalecchio di Reno)

Il occasione del bicentenario della nascita di Charles Darwin e a 150 anni dalla pubblicazione de "L'origine delle specie", il circolo UAAR di Bologna presenta un doppio appuntamento con il
DARWIN DAY, una giornata per la scienza

Martedì 10 febbraio, ore 21, librerie.coop Ambasciatori, via Orefici 19, Bologna
Giorgio CELLI
Darwin e l'evoluzione
Presenta Roberto Grendene (comitato di coordinamento UAAR)
Consulta e diffondi il volantino

Mercoledì 11 febbraio, ore 21, Casa della Conoscenza, via Porrettana 360, Casalecchio di Reno
Bruna TADOLINI professore ordinario di Biochimica (Univ. di Sassari)
La teoria dell'evoluzione è un fatto o un credo?
Breve viaggio tra argomenti pro e contro la teoria dell'evoluzione
Presenta Roberto Grendene (comitato di coordinamento UAAR)
Con il patrocinio del Comune di Casalecchio di Reno. Evento promosso da CICAP Emilia Romagna
Consulta e diffondi il volantino


4) Eluana in Emilia Romagna? No del cardinale Caffarra

Il cardinale e arcivescovo di Bologna Carlo Caffarra, pronunciandosi sull’eventualità che Eluana Englaro possa essere trasferita in Emilia Romagna, sostiene che far morire la donna sarebbe un atto “contro Dio”, contro la dignità umana e anche contro la Costituzione, che non consente “pratiche eutanasiche né ammette che si possa negare ad alcuno il sostegno vitale dell’alimentazione e dell’idratazione”. L’appello del prelato è accompagnato da critiche simili da parte di esponenti del centro destra, che hanno anche elaborato una risoluzione regionale contro l’eventuale trasferimento di Eluana Englaro nelle strutture dell’Emilia Romagna e di solidarietà al ministro Sacconi.
Risponde Lanfranco Turci (Ps), che riconosce al cardinale “tutta la competenza a pronunciarsi sulla dottrina della Chiesa”, ma aggiunge che “in fatto di valori costituzionali e di principio di legalità il cardinale deve rispettare l’autorità della Corte di cassazione e della Corte costituzionale, in altri termini dello Stato italiano”. Turci definisce le affermazioni del prelato “una aperta interferenza che le istituzioni repubblicane non devono subire”, dando il suo appoggio al presidente di regione Vasco Errani, che ha criticato le disposizioni del ministro Sacconi e ha ventilato la possibilità che Eluana Englaro possa essere trasferita in Emilia Romagna. Arriva quindi il parere del direttore generale dell’Ausl di Ravenna, Tiziano Carradori, il quale afferma che la sua struttura sanitaria - in quanto pubblica - è “doverosamente disponibile” a ospitare la Englaro, dato che “il quadro è chiaro”, a seguito delle recenti sentenze. Carradori precisa che verranno applicate “tutte le tecniche e le procedure ammesse dalla norma”, tra cui l’obiezione di coscienza dei medici che non volessero staccare la spina ad Eluana Englaro. Carradori precisa che l’Ausl non è stata contattata dai legali o dalla famiglia Englaro.


5) Sapienza, comunicato stampa UAAR: siamo tutti criminali

5/1/2009 COMUNICATO STAMPA

Gli atei in sostegno agli universitari della Sapienza: siamo tutti criminali

Gli atei italiani esprimono la loro solidarietà ai fisici de La Sapienza di Roma, che si sono nuovamente opposti alla visita del papa all’università e sono stati, per questo, definiti dal sindaco Gianni Alemanno trecento piccoli criminali dei quali dobbiamo liberarci. Nel portare il loro sostegno ai fisici romani, gli atei ricordano ad Alemanno che se ci liberassimo di loro il nostro paese perderebbe uno dei settori di eccellenza della ricerca italiana e che dunque non è proprio il caso di incoraggiarli alla fuga verso paesi più rispettosi e aperti al dialogo.
Siamo tutti criminali, ripetono gli atei, anche perché i fisici della Sapienza sono stati ospiti del Darwin Day 2008, dedicato proprio alla bufera sugli universitari che si erano rifiutati di far aprire l’anno accademico al pontefice. E siamo tutti criminali, perché ci ostiniamo a pensare che il sindaco di Roma non abbia nessun potere sull’università né mai dovrebbe averne.
Quanto alla visita papale, afferma Raffele Carcano, segretario generale della Uaar, «siamo convinti che possa trattarsi di una splendida occasione di dialogo, purché non sia una lectio magistralis, tenuta dal capo di una confessione religiosa nel regno della ricerca scientifica. E purché vi sia un vero contradditorio». Altrimenti, insiste Carcano, «sarebbe una violazione della laicità dell’istituzione e una infrazione grave alla libertà di insegnamento e di espressione: libertà che, ne siamo certi, né il papa né il rettore vogliono limitare».


6) Giovedì 29/1, Rastignano: incontro "Bioetica e problematiche di fine vita: tra testamento biologico e diritto all’eutanasia"

Il circolo UAAR di Bologna invita a partecipare alla seguente lodevole iniziativa.

Giovedì 29 gennaio, alle ore 21,00, presso la biblioteca Don Milani, piazza Piccinini 4 - Rastignano (tel. 051 6260675)
Libera Uscita - associazione per la depenalizzazione dell'eutanasia
Lucidamente - rivista di cultura ed etica, ed. inEdition

invitano all’incontro su
Bioetica e problematiche di fine vita: tra testamento biologico e diritto all’eutanasia.
Il caso francese, il caso italiano

Saluto di: Daniela Mignogna, assessore alle Politiche sociali del Comune di Pianoro
Interventi di:
Paolo Vegetti, direzione nazionale di LiberaUscita
Guido Armellini, promotore della Lettera per Eluana
Serafino D’Onofrio (Società Civile il Cantiere), promotore di un registro comunale dei testamenti biologici
Abele Fini, presidente della Cellula Coscioni di Bologna
Christiane Krzyzyk, traduttrice del libro "Je ne suis pas un assassin"
Rino Tripodi, direttore di LucidaMente
Moderatore: Paolo Brighenti, giornalista de il Resto del Carlino

Nel corso dell’incontro, sarà presentato il volume
Non sono un assassino. Il caso “Welby-Riccio” francese
(inEdition editrice di Bologna / Collane di LucidaMente),
del dottor Frédéric Chaussoy, Prefazione di Mario Riccio


7) Se questo è un cardinale. Considerazioni su Pio Laghi.

Oltre alla lettura dell'articolo di Vania Lucia Gaito, pubblicato sul sito di MicroMega, per commentare la figura di Pio Laghi, recentemente scomparsa, riportiamo il seguente contributo, del nostro socio David Muñoz Gutierrez

Domenica 11 Gennaio 2009. Le notizie di oggi riferiscono che è morto il Cardinale PIO LAGHI alla età di 86 anni.
Nella notizia letta da Rai News 24 nulla è stato detto del periodo in cui il Cardinale ha fatto l’ambasciatore del vaticano in Argentina negli anni delle dittature militari. Peccato, poteva essere un’occasione in più per approfondire certi legami sia Italiani che Vaticani con le dittature e con i massacri da queste perpetrati e che costarono circa 30 mila vittime in Argentina risultate poi “scomparse”.
Tra l’altro molti degli “scomparsi” avevano la doppia nazionalità argentina e italiana per il fatto che la legge italiana riconosce la nazionalità per via sanguinea fino alla quinta generazione.

Non lo diciamo noi, ma lo dissero a suo tempo le moltissime testimonianze di alcuni sopravissuti/e e lo dissero le MADRES DE PLAZA DE MAYO che denunciarono il comportamento tenuto dall’ambasciatore del Vaticano in Argentina in relazione al colpo militare prima e alla sua attività durante tutto il periodo.

Per cominciare a descrivere il ruolo del cardinale Pio Laghi in Argentina si potrebbero riprodurre le parole da lui pronunciate a Buenos Aires il giorno 27 Giugno 1976, cioè tre mesi dopo il colpo militare al quale partecipava il suo intimo amico Emilio Massera capo della marina militare argentina.

Il Cardinale allora diceva: «Il Paese ha un'ideologia tradizionale e quando qualcuno pretende di imporre altre idee diverse ed estranee, la Nazione reagisce come un organismo, con anticorpi di fronte ai germi, e nasce così la violenza. I soldati adempiono il loro dovere primario di amare Dio e la Patria che si trova in pericolo. Non solo si può parlare di invasione di stranieri, ma anche di invasione di idee che mettono a repentaglio i valori fondamentali. Questo provoca una situazione di emergenza e, in queste circostanze, si può applicare il pensiero di  San Tomasso d’ Aquino, il quale insegna che in casi del genere l'amore per la Patria si equipara all'amore per Dio».

I delitti di cui sono accusati i generali argentini durante la loro violenta dittatura dal 1974 al 1980 sono: Omicidio volontario, sequestri seguiti da scomparsa e da morte, torture e stupri su oltre 30 mila cittadini.  Secondo moltissime testimonianze dell’epoca a questi delitti avrebbe partecipato, per complicità diretta o indiretta, sicuramente morale, anche l'allora Nunzio apostolico in Argentina, mons. Pio Laghi.
Notizie di questo si possono trovare in molti mezzi d’informazione di tutto il mondo, quindi non diciamo niente di nuovo.
Ma nonostante tutte le denunce fatte non fu possibile perseguire legalmente il cardinale perché protetto da immunità diplomatica ed inoltre la sua carriera in salita nei gradini del potere nello Stato del Vaticano lo proteggeva sempre di più.
Comunque le MADRES DE PLAZA DE MAYO nonostante le complicazioni burocratiche il 19 di Maggio 1977 presentarono regolare denuncia, e furono patrocinate dall’ avvocato Sergio Schoklender.

Non sappiamo quale sarà la reazione oggi delle Madres de la Plaza di Mayo. Ma sappiamo che tra le testimonianze ce ne sono alcune di prigionieri che hanno visto il cardinale mentre faceva visita nei luoghi di detenzione. Qualche prigioniero fu abbracciato ed ebbe da lui in regalo una Bibbia.
Il cardinale ha sempre negato a chi lo ha interrogato o intervistato, di sapere quello che combinavano i militari, chissà se alla presenza del suo “dio misericordioso” continuerà a negare. Questo ovviamente non so sapremo mai. Ma di sicuro siamo convinti che Lui sapeva.


Ogni sabato mattina, dalle 10 alle 12, il circolo UAAR di Bologna riceve soci, simpatizzanti e cittadini che vogliano conoscere la nostra associazione e le nostre attività, esporre problemi di laicità violata, fare quattro chiacchiere sui nostri temi associativi, consultare il materiale a disposizone (riviste, libri, volantini, DVD...).
Ci trovate in via Don Minzoni 18, all'interno della Salara, storico edificio nato nei pressi del porto fluviale di Bologna per conservare il sale che giungeva dal mare attraverso il canale Navile. La Salara è sede di ArciGay e ArciLesbica nazionali. E' gestita dal circolo gay Il Cassero, che ringraziamo per l'ospitalità.
Per arrivare consultare la mappa http://www.cassero.it/map/
Negli orari di apertura, rispondiamo telefonicamente al numero: 051 555661

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