25/12/2007 N.48
NOTIZIARIO del Circolo UAAR di Bologna

UAAR - Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - www.uaar.it
Presidenti onorari:  Laura BALBO, Carlo FLAMIGNI, Margherita HACK, Danilo MAINARDI, Piergiorgio ODIFREDDI, Pietro OMODEO, Floriano PAPI, Valerio POCAR, Emilio ROSINI, Sergio STAINO
e-mail: bologna@uaar.itsito web: www.uaar.it/bologna

1) Buon Natale?
2) Poesia e cartolina
3) Lunedì 14/1/2008, ore 20:30: riunione del circolo UAAR di Bologna
4) Sasso Marconi: il consiglio comunale respinge la richiesta di esporre i crocifissi
5) Caffarra: fate il presepe ovunque. Malintese laicità e tolleranza
6) "Maschere", di homo interrogans, Editore Giraldi



1) Buon Natale?
I festeggiamenti durante il periodo del solstizio d'inverno sono e sono stati da tempi remoti una caratteristica comune a tantissime popolazioni.
Il ritorno delle giornate più lunghe, la riscossa del sole su tenebre e freddo sono state valide spinte a dedicare questo periodo dell'anno a momenti di riunione e di convivialità.
I romani festeggiavano il Dies Natalis, giorno natale di Bacco, del Sole Invincibile, di Mitra e altri dei solari.
I primi cristiani invece celebravano la nascita di Gesu' il 6 gennaio: dopo circa 400 anni, la data fu spostata al 25 dicembre.
Il periodo attorno al 25 dicembre, identificato come solstizio d'inverno e ritorno della luce, è "natale" di tanti dei. Molti di essi con caratteristiche simili, come la resurrezione e nascita virginale: Dioniso o Bacco (noto come "dio liberatore" dalla morte, per essere risorto), Sole invitto (e altre dinivita' solari), Mitra (oggetto di culto tra i militari di Roma, nato da una grotta con pastori in adorazione), Mitra di Persia (nato da una vergine, poi morto e risorto), Osiride, Elio Gabalo, Adone di Siria, Attys (nato da vergine e morto per sacrificio), Atargatis di Siria, e tanti altri, tra cui anche Gesu', cronologicamente nelle ultime posizioni.


2) Poesia e cartolina

Giovanni Sicuranza ci offre questa poesia, in tema con la giornata:

Buon Natale
È natale si sorride
splendenti di
occhi pandorati
e parole zuccherate

È natale si bonifica
la maschera con pensieri
di fratellanza sorellanza
e fors'anche cuginanza

È natale ma siate lesti
a capire che non
è come dire
consumismo o

frenesia cosa mai
andate a
pensare no
...continua a leggere sul nostro sito


Sulle radici delle radici del 25 dicembre, vedi
la cartolina presente sul nostro sito (fino al 6 gennaio, più o meno).


3) Lunedì 14 gennaio 2008, alle ore 20:30, riunione del circolo UAAR di Bologna presso la Salara, via Don Minzoni 18, nostra sede presso il circolo Arcigay Il Cassero.
Oltre ai soci, più che benvenuti anche i simpatizzanti!
Durante l'incontro sarà possibile rinnovare l'iscrizione per il 2008


4) Sasso Marconi: il consiglio comunale respinge la richiesta di esporre i crocifissi
Marco Veronesi, capogruppo del Gruppo consiliare "Per Sasso Marconi" (Lega Nord, UDC, Forza Italia), ha presentato una interrogazione al consiglio comunale di Sasso Marconi da cui leggiamo che il crocifisso «indica la religione di riferimento del nostro passato e presente», che «anche Papa Benedetto XVI si e' espresso per un riavvicinamento della societa' ai valori della tradizione cristiana», che «il crocifisso dovrebbe essere in ogni edificio pubblico come da norme statuali emanate nei decenni scorsi [non citate, ndr]». Su queste basi, Veronesi interroga chiedendo «come mai nella sede comunale e nella sala del Consiglio Comunale non sono esposti i crocefissi» e se nei locali della USL e in tutte le aule scolastiche siano o meno presenti, e se l'assessorato alla Scuola appoggi nel periodo natalizio l'organizzazione di recite, presepi e «quant'altro ricordi le nostre radici cristiane».
Abbiamo assistito al Consiglio Comunale del 17/12/2007.
Il sindaco ha risposto all'interrogazione del Veronesi con un diretto riferimento all'assenza di normative che obblighino la presenza del crocifisso in ambienti istituzionali ed aggiungendo che in quanto laico, il Comune sceglie la non presenza di simboli religiosi a beneficio della libertà di tutti i cittadini di professare il proprio credo.
Fin qui un'ottima risposta.
Ha poi elencato più di una decina di presepi allestiti sul territorio (tipicamente scuole e giardini) per la cui realizzazione ha partecipato anche l'amministrazione comunale, aggettivandoli sufficienti a promuovere ed accompagnare la tradizionale celebrazione natalizia.
Qui si potrebbero avanzare perplessita': i luoghi di culto in cui allestire presepi non mancano, e la partecipazione dell'amministrazione speriamo non sia stata onerosa.
Ma per ora complimentiamoci con Marilena Fabbri, sindaco di Sasso Marconi, per la risposta precendente.
E aspettiamo di incontrarla per la questione della croce di acciaio di 30 metri eretta sulla collina della Rupe: per coerenza con quanto dichiarato, la liberta' di tutti non vorrebbe la presenza di un simbolo del genere che sovrasta il territorio comunale.


5) Caffarra: fate il presepe ovunque
Questo il titolo dell'articolo apparso su Repubblica, "Bologna cronaca", il 12/12/2007 a pag. VII.
Nel quale leggiamo che il cardinale esorta a fare il presepio «nelle famiglie e nelle scuole, nelle comunità di ogni tipo, nei luoghi di vita e di lavoro».
Invito legittimo, ci mancherebbe. Come è legittimo non raccoglierlo.

Il cardinale prosegue, dichiarandosi preoccupato che il Natale sia sacrificato sull'altare di «una male intesa laicità e tolleranza», visto che «qualche insegnante nelle scuole, per rispetto di qualche bambino musulmano presente in aula, parli e presenti il Natale come festa del solstizio, con l'inevitabile presenza di Babbo Natale, e gli immancabili sermoni sulla pace e la solidarietà».
Il lettore potrà giudicare se "male intesa laicità e tolleranza" non emergano invece da queste parole. Sulle quali diciamo che:
1) non esistono bambini musulmani, cattolici, protestanti, atei o agnostici: esistono bambini figli di musulmani, cattolici, protestanti, atei e agnostici;
2) parlare del Natale come festa del solstizio sarebbe non solo accettabile, ma anche auspicabile (vedi precedente notizia 1);
3) la presenza di Babbo Natale è evitabile, come lo è la presenza del presepio: quest'ultimo e' però simbolo religioso, e trova una naturale collocazione all'interno di un luogo di culto;
4) parlare di "immancabili sermoni sulla pace e la solidarietà" risulta niente affatto rispettoso del lavoro degli insegnanti (oltre che curioso detto da un cardinale)

L'articolo riporta poi la notizia che la curia diffonderà una lettera di Caffarra, indirizzata non solo  a sacerdoti e famiglie [non è specificato se solo quelle cattoliche, ndr], ma anche a resposabili di ospedali e caserme e agli insegnanti. E' riportato che nella lettera si afferma che «il cuore, il motivo unico, della festa che tutti si accingono a celebrare è Gesù Cristo». Questa pare essere malintesa laicità, oltre che intolleranza.
Infine, leggiamo che la lettera conterrà la frase: «fare il presepio vuole dire proporre Gesù come unico salvatore e portatore di senso alla vita di tutti gli uomini.»
Il significato del presepio definito dal cardinale, è proprio ciò che depone contro la sua presenza a scuola.
Concludiamo dicendo che senso alla vita, principi, valori, tante persone se li danno senza tener conto di divinità alcuna, ma contando responsabilmente su una etica laica.


6) "Maschere", di homo interrogans, Editore Giraldi.
Nello scorso notiziario abbiamo informato della convenzione dell'UAAR con IBS (Internet Bookshop Italiana), tramite la quale per ogni acquisto viene riconosciuta una commissione a beneficio dell'associazione.
Oltre ai libri recensiti nella Biblioteca del sito nazionale , segnaliamo oggi "Maschere", di homo interrogans, Editore Giraldi.
Il tema trattato è quello della morte e delle maschere indossate nel sociale.
Molti racconti, senza pedanteria, denunciano le chiusure mentali dei dogmi religiosi.
Homo interrogans e' lo pseudonimo di Giovanni Sicuranza, nostro socio, medico legale, scrittore.
Gli interessati possono accedere a IBS con questo link e immettere "maschere homo" nel campo di ricerca presente sulla sinistra




Ogni sabato mattina, dalle 10 alle 12, il circolo UAAR di Bologna riceve soci, simpatizzanti e cittadini che vogliano conoscere la nostra associazione e le nostre attività, esporre problemi di laicità violata, fare quattro chiacchiere sui nostri temi associativi, consultare il materiale a disposizone (riviste, libri, volantini, DVD...).
Ci trovate in via Don Minzoni 18, all'interno della Salara, storico edificio nato nei pressi del porto fluviale di Bologna per conservare il sale che giungeva dal mare attraverso il canale Navile. La Salara è sede di ArciGay e ArciLesbica nazionali. E' gestita dal circolo gay Il Cassero, che ringraziamo per l'ospitalità.
Per arrivare consultare la mappa http://www.cassero.it/map/
Negli orari di apertura, rispondiamo telefonicamente al numero: 051 555661

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