16/11/2007 N.46
NOTIZIARIO del Circolo UAAR di Bologna

UAAR - Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - www.uaar.it
Presidenti onorari:

Laura BALBO, Carlo FLAMIGNI, Margherita HACK, Danilo MAINARDI, Piergiorgio ODIFREDDI, Pietro OMODEO, Floriano PAPI, Valerio POCAR, Emilio ROSINI, Sergio STAINO
e-mail: bologna@uaar.itsito web: www.uaar.it/bologna

1) Lunedì 19/11/2007: riunione del circolo UAAR di Bologna
2) Congresso nazionale UAAR (Rimini 3-4/11/2007): registrazioni, video, servizio del TG3, nuovi organi dirigenti
3) Incontri su religioni e spazio urbano: quale attenzione per cittadini di nessuna chiesa?
4) Il provveditore frena Caffarra: la scuola è laica
5) Autofinanziamento: detraibilità delle erogazioni liberali all'UAAR
6) Un contributo di un nostro lettore sull'omeopatia


1) Lunedì 19 novembre, alle ore 21, riunione del circolo UAAR di Bologna presso la Salara, via Don Minzoni 18, nella nostra sede presso il circolo Arcigay Il Cassero.
Organizzazione prossime attività di circolo, approfondimenti sul congresso nazionale appena concluso, possibilità di ordinare una pizza, distribuzione materiale informativo, prestiti di libri dalla nostra piccola biblioteca di circolo.
Oltre ai soci, più che benvenuti anche i simpatizzanti!
E visto che si avvicina la fine dell'anno, possibilità di rinnovare l'iscrizione senza far la coda all'ufficio postale e senza commissioni!

2) Congresso nazionale UAAR (Rimini 3-4/11/2007)
Preceduto da due giornate dedicate rispettivamente ai circoli territoriali e ad una discussione libera sugli scopi associativi e organizzazione, sabato 3 e domenica 4 novembre 2007 si é svolto a Rimini l'VIII congresso nazionale UAAR.
Più di ottanta delegati, in rappresentanza dei soci uaar di tutta Italia, hanno portato proposte, riflessioni, esperienze.
Sono state votate variazioni allo statuto e alle tesi, che saranno a breve disponibili nella loro nuova formulazione sul nostro sito nazionale www.uaar.it
Giorgio Villella ha lasciato la segreteria dell'UAAR dopo otto anni e dopo aver condotto l'associazione da 250 a 2500 soci, da piccole presenze territoriali limitate al  nord est ad una larga diffusione di circoli e referenti in tutto in territorio nazionale. Gli è stato tributato un lungo meritato applauso di ringraziamento.
Nuovo segretario è stato eletto Raffaele Càrcano, già responsabile del sito www.uaar.it, delle campagne legali e di svariate altre attività nazionali.
Sono stati eletti anche i nuovi organi dirigenti: vedi su http://www.uaar.it/uaar/organi_dirigenti/  la nuova composizione.

Il TG3 nazionale delle ore 12 di martedì 6 novembre ha dedicato un breve servizio sul nostro congresso: click qui per vederlo.

Grazie a Radio Radicale, le registrazioni audio delle due giornate di congresso sono disponibili a questo link

I video del discorso del neo segretario Càrcano sono visibili a questo indirizzo.

Altri contributi sul congresso e video di altri eventi uaar sono presenti (ed altri saranno prossimamente inseriti) nel nuovo gruppo uaar su you tube


3) Spazio urbano: libertà di religione, libertà dalla religione
Si sono svolti di recente nella nostra provincia due incontri promossi da istituzioni pubbliche sul tema religioni e spazio urbano.

Il primo, il 7 novembre, alla Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno:
http://www.comunicati.net/comunicati/istituzioni/varie/46414.html
Un confronto tra religiosi e studiosi per riflettere sul rapporto tra pratiche, comportamenti, liturgie religiose e organizzazione degli spazi urbani

Il secondo il 7 novembre, a Palazzo d'Accursio:
http://www.societacivilebologna.it/ser/varie/07/moschea/convegno_14_novembre_small.pdf
Una moschea a Bologna - prospettive d'incontro

In entrambe le occasioni abbiamo posto i seguenti problemi:
1) la necessità di luoghi pubblici per i cittadini atei e agnostici, o semplicemente indifferenti alle religioni (sale del commiato per funerali civili, edifici in cui celebrare matrimoni ed unioni civili, aule in cui fare a scuola l'ora alternativa, ecc.)
2) i finanziamenti pubblici agli edifici religiosi ci sono stati e continuano (purtroppo) ad esserci, e a fondo perduto: chi gestisce o possiede tali edifici dovrebbe avere  allora degli obblighi, ad esempio organizzarsi democraticamente e dare spazio ad altre confessioni religiose, condividendo una struttura che è stata finanziata dalla collettivita'. Chiedere alle istituzioni che richiedano questi obblighi ci sembra il minimo, visto lo sperpero di denaro pubblico a favore delle religioni (in sostanza una, nel nostro panorama) e la conseguente discriminazione dei cittadini che non vi appartengono

Questo il nostro comunicato sull'argomento, dove di evidenziano le ingenti quantità di risorse pubbliche che il comune di Bologna (ma in generale tutti i comuni italiani) riversano dalle proprie casse a quelle delle confessioni religiose:
http://uaarbologna.altervista.org/files/volantino_religioni_spazio_urbano2.pdf


4)  Il provveditore frena Caffarra: la scuola è laica
Ha tenuto banco nella cronaca locale dei giorni scorsi l'argomento del natale cristiano da spiegare nella scuola pubblica, introdotto dal cardinale Caffarra (vedi articolo).
Repubblica di giovedì 8 novembre pubblica la risposta di Luciano Chiappetta, nuovo dirigente dell'ufficio scolastico provinciale, che dice «La scuola è laica, gli insegnanti lo sanno bene. Perciò diranno "questo è il bambino Gesù", ma non aggiungeranno "è figlio dell'unico dio"». Questo in risposta all'appello di Caffarra agli insegnanti: «Non nascondete la verità sul Natale, non trasformate la festa dei cristiani nella festa del solstizio d'inverno». Sempre l'articolo di Repubblica riporta altre testimonianze provenienti dal mondo della scuola che rispondono al cardinale: «un tormentone infinito», «la scuola è laica e gli insegnanti, che sanno fare il loro mestiere, conoscono il sottile confine tra spiegazione di una religione e la sua diffusione», «una ingerenza di cui non si sentiva il bisogno», «Natale festa del solstizio? Mai pensato così e non so chi possa farlo nel mondo della scuola. Si presenta come una festa legata alla religione cattolica, senza però fare catechismo», «la Chiesa festeggia la natività di Cristo, ma il Natale è patrimonio di tutti».

Alcune considerazioni: l'attenzione principale e' posta nei confronti dei fedeli di altre religioni, mai rispetto ai figli di chi fonda la propria esistenza su principi esclusivamente umani. E' trascurato il fatto che nella scuola pubblica, a partire da quella dell'infanzia (tre anni di età), sono previste due ore alla settimana di insegnamento della religione cattolica (diventa un'ora alla settimana a partire dalle scuole medie), con insegnanti scelti dal vescovo e pagati dallo Stato. L'insegnamento didattico alternativo all'ora di religione, diritto riconosciuto sulla carta, è mal finanziato in termini di insegnanti e spazi, e spesso osteggiato da un mondo della scuola sempre più in bolletta.
Curiosa poi la critica portata alla possibilità di parlare della festa del sole invitto: chi si riempie la bocca di valorizzazione delle radici e riscoperta delle tradizioni, non dovrebbe tacere sul fatto che il Dies Natalis Solis Invicti era la festa pagana corrispondente all'attuale Natale, solo più tardi assimilato alle feste cristiane. E che come questo fu soppiantato (a forza) dalla nuova religione dell'impero romano, nuove interpretazioni delle feste di fine anno stanno avanzando oggigiorno (spontaneamente): feste, appunto, da trascorrere con amici o in famiglia, davanti una tavola imbandita o in settimana bianca, divertendosi con i figli ad aspettare Babbo Natale e chi più ne ha più ne metta. Nessuno vuole negare la celebrazione di riti religiosi, si chiede solo la libertà dalla religione e una scuola che insegni e non indottrini.

5)  Autofinanziamento: detraibilità delle erogazioni liberali all'UAAR
Le entrate dell’UAAR derivano dalle quote associative e dagli abbonamenti alla rivista.
Ma contributi da parte di simpatizzanti o da cittadini che ritengono utili le nostre battaglie di laicità sono molto bene accetti e si inquadrano nella filosofia di autofinanziamento che ci ha da sempre contraddistinti.

Ed ora tali contributi sono detraibili fiscalmente, essendo l’UAAR iscritta al registro nazionale delle APS.
Questo a patto che il versamento sia fatto con alcune modalità che ne garantiscano la “tracciabilita’”. Tra queste:
* versamento su c/c postale n° 15906357 intestato a:
UAAR - Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti
c.p. 749 - 35122 Padova.
* Bonifico bancario sulle seguenti coordinate:
Codice ABI: 07601
CAB: 12100
Numero conto: 000015906357
Intestato a: UAAR - Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti
c.p. 749 - 35122 Padova.

Fateci una pensata, l’anno fiscale sta finendo, e la detrazione del 19% su quanto donato potrà esser fatta valere presentando dichiarazione dei redditi o semplice modello 730 presso CAF o, nel caso effettui il servizio di assistenza fiscale, presso il proprio datore di lavoro

Altre informazioni su:
http://www.uaar.it/uaar/erogazioni/


6) Un nostro lettore, laureando in scienze naturali, ci sottopone un documento critico nei confronti dell'omeopatia, in risposta ad una manifestazione recentemente tenutasi a Roma per ottenere una legge che la tuteli (o la privilegi?).
La nostra associazione concentra i suoi sforzi a favore di una laicita' concreta, ma come terzo scopo statutario ha anche la promozione "sociale e culturale delle concezioni del mondo razionali e non religiose". Dalle nostre tesi, appena modificate dal recente congresso nazionale, si legge: «Nel definire gli atei e gli agnostici, dunque, l’UAAR ritiene che non si debbano considerare tali coloro che, anche non seguendo alcuna delle religioni ufficiali, credono nella vita ultraterrena, nei demoni, nella reincarnazione, nel destino, nei fantasmi, nella cabala, nell’astrologia, nelle energie, negli influssi o in altre forme di fideismo che si sottraggono in linea di principio all’applicazione della indagine razionale.»
Il contributo in oggetto può essere letto seguendo questo link



Ogni sabato mattina, dalle 10 alle 12, il circolo UAAR di Bologna riceve soci, simpatizzanti e cittadini che vogliano conoscere la nostra associazione e le nostre attività, esporre problemi di laicità violata, fare quattro chiacchiere sui nostri temi associativi, consultare il materiale a disposizone (riviste, libri, volantini, DVD...).
Ci trovate in via Don Minzoni 18, all'interno della Salara, storico edificio nato nei pressi del porto fluviale di Bologna per conservare il sale che giungeva dal mare attraverso il canale Navile. La Salara è sede di ArciGay e ArciLesbica nazionali. E' gestita dal circolo gay Il Cassero, che ringraziamo per l'ospitalità.
Per arrivare consultare la mappa http://www.cassero.it/map/
Negli orari di apertura, rispondiamo telefonicamente al numero: 051 555661

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