02/07/2007 N.39
NOTIZIARIO del Circolo UAAR di Bologna

UAAR - Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - www.uaar.it
Comitato di Presidenza dell’UAAR:
Laura BALBO, Carlo FLAMIGNI, Margherita HACK, Danilo MAINARDI, Piergiorgio ODIFREDDI, Pietro OMODEO, Floriano PAPI, Valerio POCAR, Emilio ROSINI, Sergio STAINO
e-mail: bologna@uaar.itsito web: www.uaar.it/bologna

1) Lunedì 9/7/2007: riunione del circolo UAAR di Bologna
2) Ritorna Di Santa Ragione, Filosofia, letteratura, politica e scienza alla ricerca della Ragion perduta
3) Pianti di liquidi biologici e censure preventive
4) Interrogazione parlamentare su discriminazione subita dall’UAAR
5) Nuove magliette disponibili presso il nostro circolo


1) Lunedì 9 luglio 2007, alle ore 20:30, riunione del circolo UAAR di Bologna presso la Salara, via Don Minzoni 18, nella nostra sede presso il circolo Arcigay Il Cassero.
Organizzazione prossime attività di circolo, approfondimenti sul congresso nazionale di novembre 2007, possibilità di ordinare una pizza, distribuzione materiale informativo (sono arrivare le nuove magliette UAAR!).
Oltre ai soci, più che benvenuti anche i simpatizzanti!


2) Ritorna di  Di Santa Ragione, Filosofia, letteratura, politica e scienza alla ricerca della Ragion perduta, ciclo di cinque incontri organizzato da PROCOPESTUDIO e MICROMEGA, con la collaborazione di UNIBOCULTURA.
LO SPAZIO: Palazzo Poggi, Cortile d'Ercole - via Zamboni n. 33 - Bologna (in caso di pioggia gli incontri si terranno all'interno del palazzo)
IL PERIODO: dal 4 al 18 luglio 2007 ore 21.00
Ingresso gratuito

Di seguito il programma (segui questo link per maggiori informazioni )

Prima serata 4 luglio
UCCIDERE ISACCO L’obbedienza e il suo limite
Gianni Vattimo, filosofo -  padre Bartolomeo Sorge, storico e politologo. Introduce Gian Maria Annovi

Seconda serata 6 luglio
LA CASTA Così i politici italiani sono diventati intoccabili
Gian Antonio Stella, giornalista. Introduce Cinzia Sciuto

Terza  serata 11 luglio
VITA, MORTE E MIRACOLI La scienza, l’etica e le regole
don Giovanni Franzoni, teologo - Carlo Flamigni, ginecologo e copresidente UAAR. Introduce Lorenzo Monaco

Quarta serata 13 luglio
GESÙ O CRISTO? Il libro di Ratzinger tra storia e dogma
Paolo Flores D’Arcais, filosofo - Mauro Pesce, storico - don Erio Castellucci, teologo

Quinta serata 18 luglio
IN NOME DEL POPOLO SOVRANO O DEL PAPA RE?  Gli intrecci tra la religione cattolica e la politica italiana.
Gian Enrico Rusconi, politologo - Paolo Prodi, storico


3) Uno spettacolo dal titolo «La Madonna piange sperma» doveva andare in scena il 29 giugno negli spazi di Vicolo Bolognetti.
Nessuno l'ha visto, ma tanti lo hanno criticato. Si è andati da dichiarare «inaccettabile volgarità che offende credenti e non credenti» (sindaco Cofferati), alla denuncia sulla base dell’articolo 403 del codice penale, “offesa a una confessione religiosa mediante vilipendio di persona” (deputato bolognese Fabio Garagnani), che ha generato l'apertura di un fascicolo da parte del procuratore capo Di Nicola, alla chiamata a raccolta del Cardinale Caffarra per una preghiera di riparazione a San Luca.
E' curioso come i casi di presunte lacrimazioni di sangue, altro liquido biologico, non destino analoghe prese di posizione. Per coerenza ci si aspetterebbero dichiarazioni indignate per volgari e  truculente visioni che offendono credenti e non credenti, oppure denunce in base all'art.661 del codice penale (abuso della credulità popolare), oppure chiamate a raccolta dei fedeli per diffidare da questi presunti miracoli e fondare le proprie convizioni religiose su basi diverse.
Ma si e' andati oltre, e il Quartiere Santo Stefano pochi giorni dopo ha censurato la mostra Recombinant Women, per la presenza di un'opera dell'artista lesbica Migi Pecoraro con dieci  comandamenti diversi da quelli biblici. Tra questi "Desidera la tua libertà e pretendi i diritti degli altri", oppure "Onora chi ha avuto rispetto di te", o anche "Se lo desideri commetti con lei gli atti impuri che entrambe volete".
Negli stessi giorni a Venezia hanno tentato di togliere dalla Biennale lo spettacolo “Messiah Game”. Lì le istituzioni hanno resistito, e chi non voleva andare a vedere lo spettacolo e' stato a casa. Semplice, vero?

Maggiori informazioni e commenti su:
http://www.uaar.it/news/2007/06/19/madonna-piange-sperma-rivolta-bologna/
http://www.uaar.it/news/2007/06/20/madonna-choc-aperto-fascicolo-vilipendio/
http://www.uaar.it/news/2007/06/20/una-statua-cristo-sanguina-padre-nike-racconta-suo-miracolo/
http://www.uaar.it/news/2007/06/22/biennale-danza-caso-messiah-game/


4) Due anni fa l’UAAR fece richiesta al ministero della solidarietà sociale di iscrizione al registro nazionale delle associazioni di promozione sociale. Il ministero sollevò delle obiezioni sul nostro statuto e l’UAAR, diligentemente, lo modificò convocando un congresso straordinario.

Ripresentata la richiesta quest’anno, sono state frapposte all’UAAR obiezioni che non sembrano, a parer nostro, avere legittimità giuridica. Non solo: sono stati anche richiesti dei requisiti che non erano stati preventivamente formulati, e che anch’essi non sembrano avere alcun fondamento legale. Il ministero ha inoltre deciso di chiedere un parere preventivo all’Osservatorio nazionale dell’associazionismo (la cui composizione è pubblicata sul sito del ministero stesso).

L’UAAR ha ovviamente risposto al ministero ribadendo il proprio diritto al riconoscimento, e riservandosi, “in mancanza di positivo riscontro […], di tutelare i propri diritti in ogni sede legale, nonché di informare l’opinione pubblica, con tutti i mezzi a sua disposizione, del grave vulnus che verrebbe inflitto ai principii costituzionali di laicità dello Stato, di libertà di coscienza e di eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge”.

In assenza di qualunque cenno di riscontro da parte del ministero, l’UAAR ha deciso di rendere pubblica la discriminazione che sta subendo. Un primo risultato si è avuto ieri, con la presentazione di un’interrogazione a risposta al ministero della solidarietà sociale da parte dell’on. Luana Zanella (Verdi), e sottoscritta anche da Enrico Buemi (RNP), Sergio D’Elia (RNP), Bruno Mellano (RNP), Maurizio Turco (RNP), Donatella Poretti (RNP), Tana De Zulueta (Verdi), Giovanni Crema (RNP), Grazia Francescato (Verdi), Alberto Burgio (PRC), Laura Fincato (Ulivo), Elettra Deiana (PRC), che ovviamente ringraziamo.

Riportiamo qui di seguito il testo dell’interrogazione, così come pubblicato sul sito della Camera dei Deputati.
Al Ministro della solidarietà sociale.

- Per sapere - premesso che:

il 16 marzo 2007 l’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) ha presentato richiesta di iscrizione al Registro Nazionale delle associazioni di promozione sociale ai sensi della legge 7 dicembre 2000 n. 383;

con nota datata 24 maggio 2007, prot. 22/II/0004563, la Direzione Generale per il volontariato, l’associazionismo e le formazioni sociali - Divisione II - associazionismo, ha informato l’UAAR della sua decisione di chiedere «il parere preventivo dell’Osservatorio nazionale dell’associazionismo», poiché l’UAAR, nel rispondere alla nota di codesta Direzione Generale datata 27 aprile 2007, prot. 22/II/0003827, «ha indicato, in quasi la totalità dei casi sedi operanti per una sola volta la settimana (20 sedi/24), con orari di apertura di 1 ora-1 ora e mezza al giorno in ben nove casi su venti, per 2-3 ore nei casi rimanenti»;

secondo il parere di uno studio legale interpellato dall’UAAR si evince che, non solo la richiesta del parere dell’Osservatorio, ma l’intero iter decisionale posto in essere da codesta Direzione Generale non è conforme a legge;

il requisito di un orario di apertura delle sedi, infatti, non è richiesto né dalla legge n. 383/2000 né dal regolamento n. 471/2000 e nemmeno è stato mai enunciato da codesta Direzione Generale nel carteggio intercorso tra essa e l’UAAR; quest’ultima, se ciò fosse avvenuto, avrebbe adeguato conseguentemente gli orari di apertura, ed è disposta a farlo se codesta Direzione Generale vorrà precisare quali disposizioni legislative o regolamentari subordinano l’iscrizione al Registro nazionale delle associazioni di promozione sociale ad orari minimi di apertura al pubblico delle sedi periferiche delle associazioni stesse;

come noto, la legge richiede, invece, come requisito per associazioni di promozione sociale a carattere nazionale, lo svolgimento di «attività in almeno cinque regioni ed in almeno venti province del territorio nazionale», (decreto ministeriale n. 471 del 2001 - Articolo 7, comma 2 della legge n. 383 del 2000 e dall’articolo 2, comma 1, lettera b), mentre il regolamento ministeriale parla di «presenza»;

l’UAAR, è attiva in 17 regioni e 46 province (in 29 con circoli provinciali e in 17 con referenti), soddisfacendo pertanto i requisiti previsti dal decreto ministeriale n. 471 del 2001; sono, inoltre, operativi sei coordinatori regionali e ventiquattro uffici territoriali dell’associazione; inoltre, l’UAAR ha organizzato i Darwin Day nei 2007 in 24 province e 10 regioni (oltre a quelli organizzati nei quattro anni precedenti come può rilevarsi dal sito www.uaar.it/uaar.darwin_day), ed organizza molte altre intense attività su cui proprio in questi giorni informa il Venerdì di Repubblica;

la richiesta, da parte di codesta Direzione Generale, del parere dell’Osservatorio è, inoltre, di dubbia legittimità in quanto incompatibile con la funzione specifica di tale organo, che è quella di emettere un parere vincolante in sede di impugnazione in via amministrativa della eventuale reiezione della domanda di iscrizione nel Registro;

la nota porrebbe in essere anche una illegittima e arbitraria estensione della durata del processo decisionale stabilita per legge: estensione neanche quantificabile nel tempo, in quanto la nota si limita a «preventivare» una riunione dell’Osservatorio durante il mese di luglio, senza indicare una data precisa e senza fornire garanzia alcuna circa l’effettivo svolgimento in tempi rapidi della riunione, e si usa il condizionale perché in realtà l’ultimo capoverso della nota del 24 maggio 2007 è sicuramente improduttivo dell’effetto sospensivo; la sospensione del termine per concludere il procedimento, infatti, è prevista dall’articolo 20 della legge n. 241 del 1990 solo nell’ipotesi che sia necessario acquisire valutazioni richieste da leggi o regolamenti (e nel caso l’acquisizione del parere dell’Osservatorio non solo non è richiesto da alcuna norma ma è, per quanto detto sopra, addirittura vietata) oppure per esigenze istruttorie che qui sicuramente non sussistono, tanto è vero che all’Osservatorio si chiederebbe null’altro che l’interpretazione della legge;

poiché, dunque, il termine per concludere il procedimento non è stato validamente sospeso si è formato, secondo i sottoscrittori del presente atto, il silenzio-assenso sulla domanda dell’UAAR di iscrizione nel Registro nazionale delle associazioni di promozione sociale, il termine, infatti, ha iniziato a decorrere il 16 marzo 2007 ed è rimasto sospeso soltanto dal 27 aprile all’11 maggio -:

se sia in esecuzione di direttive del Governo, che la Direzione generale per il volontariato stia ritardando l’accoglimento della domanda di iscrizione nel Registro nazionale delle associazioni di promozione sociale presentata dall’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (UAAR) pretendendo un requisito (un certo orario di apertura delle sedi locali) non previsto né dalla legge n. 383 del 2000 né dal regolamento n. 471 del 2000, e chiedendo all’Osservatorio nazionale dell’associazionismo un parere che l’Osservatorio non può legittimamente esprimere avendo come suo compito specifico quello di fornire un parere vincolante sull’impugnazione in via amministrativa della eventuale reiezione della domanda di iscrizione;

se il Ministro intenda garantire anche con riferimento alle iscrizioni nel predetto Registro i principi di laicità dello Stato e di uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. (4-04153)


5) Il nostro circolo ha realizzato magliette UAAR, gialle con vignetta del nostro copresidente Sergio Staino.
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Sono disponibili per soci e simpatizzanti presso la nostra sede, negli orari di apertura o durante le riunioni di circolo, oppure ai tavoli informativi di cui daremo notizia prossimamante.




Ogni sabato mattina, dalle 10 alle 12, il circolo UAAR di Bologna riceve soci, simpatizzanti e cittadini che vogliano conoscere la nostra associazione e le nostre attività, esporre problemi di laicità violata, fare quattro chiacchiere sui nostri temi associativi, consultare il materiale a disposizone (riviste, libri, volantini, DVD...).
Ci trovate in via Don Minzoni 18, all'interno della Salara, storico edificio nato nei pressi del porto fluviale di Bologna per conservare il sale che giungeva dal mare attraverso il canale Navile. La Salara è sede di ArciGay e ArciLesbica nazionali. E' gestita dal circolo gay Il Cassero, che ringraziamo per l'ospitalità.
Per arrivare consutare la mappa http://www.cassero.it/map/
Negli orari di apertura, rispondiamo telefonicamente al numero: 051 555661

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