1/9/2006 N.21
NOTIZIARIO del Circolo UAAR di Bologna

UAAR - Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - www.uaar.it
 Comitato di Presidenza dell’UAAR:
Laura BALBO, Margherita HACK, Danilo MAINARDI, Piergiorgio ODIFREDDI, Pietro OMODEO, Floriano PAPI, Valerio POCAR, Emilio ROSINI, Sergio STAINO
e-mail: bologna@uaar.itsito web: www.uaar.it/bologna


1) Avvenire attacca DI SANTA RAGIONE : risponde sull'Unità Paolo Serra
2) "Eccomi", di Giovanni Sicuranza, in risposta alla presunta debolezza dell'amore al di fuori del matrimonio tradizionale
3) Etica solo con la fede, argomento proposto anche in documentari naturalistici... commento di Paolo Serra su L'Unità
4) Aggiungere una croce alla copertina de L'Ateo 4/2006: una proposta di Giovanni Guzzo
5) Autocelebriamoci

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1) Questo corsivo del nostro socio Paolo Serra è stato pubblicato sull'Unità del 18 luglio 2006
HO VISTO che la Curia Arcivescovile, tramite l’inserto settimanale “Bologna Sette” del suo giornale “Avvenire”, ha gratificato di “gregariato spirituale e stretto settarismo ideologico” l’Assessorato alla Cultura del Comune di Bologna.
Questo perché nel ciclo di quattro incontri “Di santa ragione” organizzato nell’ambito di Bologna Estate 2006 sono stati chiamati personaggi del calibro di Giulio Giorello, Margherita Hack, Sebastiano Vassalli ed altri, definiti “un manipolo di intellettuali dediti alla causa del più trito anticlericalismo” (i cattolici, quando vogliono, non peccano certo di mancanza di icasticità), senza un adeguato contrappeso fornito, per dire, da Pera e Buttiglione, come non definirlo a questo punto se non “un contromanipolo di intellettuali dediti alla causa del più vieto clericalismo”?.
Vien proprio da dire da che pulpito viene la predica…., perché da almeno 15 anni si susseguono ininterrottamente in città convegni di ogni tipo sul tema (sacrosantamente necessario peraltro)  del “Dialogo interreligioso” nei quali sentiamo eternamente parlare di tolleranza fra cattolici, islamici, ebrei, buddisti ed ogni altra confessione ma mai, dico mai, che sia stata data la parola a  chi, per caso, si senta non dico ateo, ma anche solo razionalista agnostico.
Ebbene, per una volta che abbiamo il piacere di sentire anche la voce di chi si dichiara “di nessuna chiesa” parte un attacco di una durezza non proprio degna di chi dovrebbe predicare un dio d’amore….
La tolleranza si applica solo fra chierici?
Come ricorderete il nostro circolo ha collaborato attivamente al ciclo Di Santa Ragione (vedi il discorso introduttivo alla serata Libere chiese in libero Stato  di Roberto Grendene).
E come non segnalare, visto che l'Avvenire critica la promozione da parte del Comune di Bologna di questo ciclo di incontri, il fatto che proprio l'Avvenire gode di finanziamenti pubblici per 5.990.900 euro l'anno? (dato del 2003, come da sito del governo italiano)


2) Un racconto scritto di getto dopo avere appreso dall'attuale pontefice che le unioni non fondate sull'amore eterosessuale nel vincolo del matrimonio religioso sono deboli.
Eccomi di Giovanni Sicuranza, socio UAAR.
Eccomi.
Scusa la caduta di questo esordio, senza respiro di carezze. Da quando ci permettono solo incontri fruscianti sulla carta non riesco ad aprirmi come prima.
Eccomi non è comunque meno importante di "mio caro" o "mio amato".
Anzi, mi tiene fermo sulla terra, mi lascia il ricordo di un sapore, quello di esistere.
Eccomi ancora per poco, ma
l'inchiostro scivola veloce su questa carta, i miei pensieri si affannano dietro il suo percorso.
E io ho occhi già spenti.
Tu conosci il vento della mia carne, lo hai assaporato di passione.
Una passione che abbiamo chiuso nella solitudine dei sospiri solo per quanto ti è accaduto.
Io ora sono insonnia sospesa nell'attesa del verdetto.
Ho pregato fino a questa notte. A differenza di te, lo so.
Anche a distanza vedo le gocce di vita sul tuo volto, ascolto il gioco frizzante nei tuoi pensieri.
Mi hai reso forte, oltre le mie fragili sicurezze d'ombra, ma ora che non ci sei, ora che il nostro amore lontano pretende i suoi ricordi per baciarli, annusarli, amarli e riviverli, ora io
eccomi, mio caro.
Un'ultima volta a te, prima del nulla.
Abbiamo rifiutato le convenzioni stese sulla vita come piatto asfalto per scoprire ogni ciottolo del nostro sentiero.
Sai che per te sono stato allontanato dalla famiglia.
Mormorato e non più ascoltato.
Però ho pregato, per la forza che mi dava il nostro amore nell'abisso dei pensieri.
Ed ora, da mesi, non sento più il tuo odore.
La casa è muta penombra che scende fino al pavimento e copre ogni angolo, fino alla mia mente.
Scusa, amore, sta diventando buio. Non ricordo nemmeno più quanto farmaci ho preso.
Io ho dato tutto me stesso e so che tu sei stato semplicemente
tu
come sei.
Per me.
Sei un uomo forte, lo credo ancora, anche se ti hanno chiuso nel silenzio di un ospedale condannato a scontare una vita da sieropositivo.
Hanno soppesato prima te, poi hanno socchiuso gli occhi su di me; infine con maschere di lontana compassione ti hanno informato che rientri tra le categorie a rischio.
Tu sorridevi.
Prima di scoprire la tua nuova sessualità hai lasciato una moglie che ha disseminato amanti virili senza prendere precauzioni.
È stata l'ultima volta che ti ho visto.
Voglio solo scriverti ancora che io so, e che ti sono vicino, anche se il mio respiro finisce. Anche se non ho l'aiuto della mia famiglia, della mia comunità.
Nemmeno di colui che ho sempre pregato.
Sì, l'ho sentito parlare un'ultima volta. Mi ha condannato.
Ha detto che l'amore di tutte le coppie non unite in matrimonio è debole.
E ha precisato che quello delle coppie omosessuali è contro Dio.
Il nostro amore urlato era dunque debole per tutti.
Ed io ho pregato un dio che mi è nemico.
Il Papa lo ha capito e lo ha annunciato al mondo.
Ora sono davvero solo. Debole senza te.
Vado via, amore mio.
E, ancora, ti saluto nell'unico modo che mi lascia concretezza mentre già si dissolvono le illusioni.
Fino a quando sarai,
eccomi.


3) Questo corsivo del nostro socio Paolo Serra è stato pubblicato sull'Unità del 17 agosto 2006
HO VISTO sabato sera, 12 agosto, su Rai 3 Timbuctu, un programma  di documentari naturalistici condotto da una ragazza poco truccata e molto coperta di nome Sveva Sagramola (una specie di eroico unicum nel nostro universo catodico). Tra ghiacci artici e savane africane mi sono state, però, propinate due interviste: ad una attrice occidentale (italo-ungaro-rumena) in periodo mistico che ci ha parlato dei suoi incontri spirituali (speriamo) con la Madonna e ad una  principessa-modella-cantante-scrittrice (sic) africana che ci ha parlato dei suoi con il defunto nonno sciamano. Ambedue certissime che solo dalla parte della (delle) religioni trascendentali si trovino bontà, altruismo, pace etc…..
A parte che non ho capito bene come questo ci entrasse fra orche e rinoceronti, quando potremo vedere in uno qualunque dei nostri canali televisivi un’intervista a qualcuno che affermi di vivere in  modo etico pur dichiarandosi non aderente a confessioni religiose?
(o è considerata una contraddizione insanabile?)


4) Una "proposta indecente" quella del nostro socio Giovanni Guzzo, di aggiungere una croce sulla copertina della nostra rivista L'Ateo?
Per saperne di piu' consultare la nuova sezione del nostro sito riservata a commenti, lettere, critiche, testomonianze e contributi di altro genere


5) Per l'"evento dell'anno" del il nostro circolo, la confenza con Margherita Hack, Giorgio Celli e Davide Ferrari al Palazzo d'Accursio, e' stato scritto un resoconto dettagliato e pubblicate numerose nuove foto nel nostro sito (sezione attività svolte).
Il tutto è stato ripreso sul sito nazionale, nella sezione "Partecipazioni e fotografie"



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