6/7/2006 N.19
NOTIZIARIO del Circolo UAAR di Bologna

UAAR - Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - www.uaar.it
 Comitato di Presidenza dell’UAAR:
Laura BALBO, Margherita HACK, Danilo MAINARDI, Piergiorgio ODIFREDDI, Pietro OMODEO, Floriano PAPI, Valerio POCAR, Emilio ROSINI, Sergio STAINO
e-mail: bologna@uaar.itsito web: www.uaar.it/bologna

1) DI SANTA RAGIONE 5 incontri nel programma bè bolognaestate06 dal 10 al 21 luglio con, tra gli altri, Margherita Hack, Giulio Giorello, Paolo Flores D'Arcais, Carlo Flamigni. E con la collaborazione del nostro circolo
2) Sul recente congresso nazionale UAAR, Bologna, 2/7/2006
3) Giustizia e laicità: impudenza chiedere della storicità di Cristo
4) Sulla nostra riunione precongressuale del 25 giugno
5) sezione vignette sul sito www.uaar.it

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1) Libere chiese e libero stato. L’evoluzione del concetto di laicità, con Giulio Giorello e Valerio Romitelli, lunedì 10 luglio, ore 21
Bolle di cristallo. Oroscopi, visioni, guarigioni e superstizioni nell’era hi-tech con Margherita Hack e Sergio Ribet, martedì 11 luglio, ore 21

Sono queste le prime due serate del ciclo di incontri DI SANTA RAGIONE Filosofia, letteratura, politica e scienza alla ricerca della Ragion perduta, in programma nel cortile del Museo Civico Archeologico, via dell'Archiginnasio 2, all'interno del cartellone delle iniziative culturali bè bolognaestate06 patrocinate dal Comune di Bologna.

L'UAAR collabora all'iniziativa e Roberto Grendene, coordinatore del circolo di Bologna, introdurrà questi primi due incontri.
Il programma completo può essere consultato nel sito della ProcopeStudio, organizzatrice della rassegna e in quello del Comune di Bologna.

Nei successivi incontri segnaliamo la presenza di Paolo Flores D’Arcais, Maurizio Torrealta, Sebastiano Vassalli, Roberto Grandi, Raffaella Lamberti e Carlo Flamigni. Quest'ultimo parteciperà alla serata conclusiva, il 21 luglio, sul tema Brucia donna! Brucia! I roghi della Santa Inquisizione, dell’ignoranza e del potere

Il nostro circolo esprime apprezzamento alla ProcopeStudio, e a Serenella Accorsi in particolare, per l'organizzazione e il nostro coinvolgimento.


2) Il 2 luglio 2006 si è tenuto il VII Congresso Nazionale UAAR, a Bologna, presso il Dopolavoro Ferroviario di via Sebastiano Serlio.
All'ordine del giorno vi era un tema solo, ma delicato: è infatti stato approvato il nuovo statuto dell'associazione.
Riportiamo di seguito il nuovo art. 3, che ridefinendo gli scopi statutari è particolarmente importante.
SCOPI
L’UAAR si propone i seguenti scopi generali:
a) Tutelare i diritti civili degli atei e degli agnostici, a livello nazionale e locale, opponendosi a ogni tipo di discriminazione, giuridica e di fatto, nei loro confronti, attraverso iniziative legali e campagne di sensibilizzazione.
b) Contribuire all’affermazione concreta del supremo principio costituzionale della laicità dello Stato, delle scuole pubbliche e delle istituzioni, e ottenere il riconoscimento della piena uguaglianza di fronte alla legge di tutti i cittadini indipendentemente dalle loro convinzioni filosofiche e religiose. In particolare, pretendere l'abolizione di ogni privilegio accordato, di diritto o di fatto, a qualsiasi religione, in virtù dell'uguaglianza di fronte alla legge di religioni e associazioni filosofiche non confessionali.
c) Promuovere la valorizzazione sociale e culturale delle concezioni del mondo razionali e non religiose, con particolare riguardo alle filosofie atee e agnostiche.

L'intero statuto sarà a breve disponibile sul sito nazionale

Sono intervenute circa 120 persone, di cui 96 delegati con diritto di voto provenienti da 15 regioni diverse d'Italia.

Il Congresso ha riservato un applauso di ringraziamento al circolo di Bologna per l'organizzazione.


3) Luigi Cascioli è stato autore di un esposto alla magistratura con il quale non «vuole contestare la libertà dei cristiani di professare la propria fede, sancita
dall'art. 19 della Costituzione, ma si vuole stigmatizzare l'abuso che Chiesa Cattolica commette avvalendosi del proprio prestigio per inculcare come fatti reali e storici quelle che non sono altro che invenzioni»
Ora il ricorso alla magistratura per risolvere una disputa sulla storicità di Cristo non è un'azione che l'UAAR supporta.
Rileviamo però che come ex-seminarista, Luigi Cascioli ha avuto una reazione ai dogmi ai quali ha creduto e in sostanza una manifestazione di pensiero.
La Corte d’Appello di Roma, sulla ricusazione del Giudice Mautone fatta da Luigi Cascioli il giorno 29/4/ 2005, si esprime negativamente e condanna Cascioli al pagamento della massima pena pecuniaria prevista in questo caso. Fin qui la decisione giudiziaria. Ma poi nella sentenza si aggiunge: «Comunque la Corte si sente in obbligo di sottolineare la singolarità, per non dire altro, delle denuncie del Cascioli, il quale tra l’altro, ha spinto la propria impudenza fino a chiedere che si procedesse ad accertamenti tecnici finalizzati a stabilire la storicità della figura di Cristo.» Leggendo un siffatto giudizio moralistico sembrerebbe di essere di fronte ad una sentenza di un tribunale ecclesiastico e non a quella di uno della magistratura italiana.

4) In vista del congresso nazionale del 2 luglio, il 25 giugno si è svolta la riunione precongressuale del circolo di Bologna.
Sono stati eletti 12 rappresentanti al congresso, tra cui tre soci provenienti da Rimini, Ravenna e Senigallia.
E' stato ufficialmente approvato il trasferimento della sede del circolo da via Cesarini 1 a via Don Minzoni 18, presso il Cassero.
La serata è proseguita piacevolmente con cena e chiacchiere nel giardino di Carla.


5) Il sito nazionale dell'UAAR  è fonte di tantissime informazioni.
Segnaliamo oggi una recente sezione che ha l'intento di far sorridere
« [...] su questo contrasto tra aspirazioni di tipo spirituale ed esigenze prettamente terrene trova facile gioco la satira religiosa, che non gode però del consenso che meriterebbe a causa di una concezione assai diffusa - e non solo tra i credenti - secondo la quale la religione, per il suo legame con il sacro, dovrebbe essere sempre risparmiata da tutto ciò che potrebbe risultare in qualche modo offensivo e, contrariamente a quanto accade per tutte le altre istituzioni (politiche, sociali e culturali), godere di un rispetto incondizionato, di una sorta di immunità dalla critica.
Ebbene, tralasciando il fatto che l’intento della satira non è mai quello di offendere deliberatamente, ma di porre in evidenza gli aspetti più discutibili di persone o istituzioni in forma umoristica, è comunque evidente che il rispetto non lo si può pretendere né imporre con la forza, casomai lo si merita col valore e con l’esempio.
La realtà, però, ci dice che anche la religione, e in particolar modo il potere religioso, come tutto ciò che è umano - troppo umano - non è esente da aspetti riprovevoli, e ciò a un livello tale da non consentirle di porsi su di un piano privilegiato rispetto a tutto il resto.
Come possono pretendere, infatti, di essere risparmiati dalla critica - e dalla satira - i rappresentanti di una religione nata su presupposti di povertà che navigano nell’oro? O i rappresentanti di una religione fondata sulla fratellanza umana che inneggiano alla morte degli infedeli? O quelli che predicano spiritualità e restano aggrappati con le unghie e con i denti al loro potere temporale? Gli esempi potrebbero continuare a lungo, ma più di mille parole vale un immagine, una semplice vignetta»
Per vederle visitate http://www.uaar.it/ateismo/vignette/



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