5/6/2006 N.17
NOTIZIARIO del Circolo UAAR di Bologna

UAAR - Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - www.uaar.it
 Comitato di Presidenza dell’UAAR:
Laura BALBO, Margherita HACK, Danilo MAINARDI, Piergiorgio ODIFREDDI, Pietro OMODEO, Floriano PAPI, Valerio POCAR, Emilio ROSINI, Sergio STAINO
e-mail: bologna@uaar.itsito web: www.uaar.it/bologna


1) Congresso nazionale UAAR del prossimo 2 luglio: come documentarsi, partecipare, proporre/sostenere emendamenti, candidarsi a delegato
2) Volantino del nostro circolo sull'ora di religione
3) Comunicato stampa nazionale del 2/6/2006: Ratzinger e secolarizzazione
4) L'Ateo in Sala Borsa: rimandati a settembre...
5) Il card. Caffarra lancia l'allarme: non si accostino al matrimonio altre forme di convivenza

-------------------------------------------------------------------

1) Al congresso nazionale straordinario dell'UAAR, convocato a Bologna il 2 luglio 2006, si discuterà delle modifiche statutarie per ottenere il riconoscimento di associazione di promozione sociale da parte del Ministero del Lavoro.
I soci in regola con l'iscrizione al 30/4/2006 hanno ricevuto la lettera di convocazione con il regolamento, la proposta di statuto e la tessera associativa 2006.
In qualsiasi momento, inviando un messaggio vuoto a congresso@uaar.it con oggetto "documenti" (senza le virgolette) si riceverà in risposta: lo statuto vigente, la proposta di nuovo statuto approvata dal comitato di coordinamento, il regolamento del congresso. Indicando invece come oggetto "emendamenti" (senza virgolette) si avrà in risposta una mail con allegato il file emendamenti.pdf ,contenente gli emendamenti già presentati con il loro numero progressivo e le firme raccolte. Indicando come oggetto "aggiornami" (senza virgolette) si riceverà una mail con allegato il file emendamenti.pdf ogni volta che quest'ultimo subira' modifiche (per terminare questo servizio automatico inviare a congresso@uaar.it una mail con oggetto "basta" oppure "pieta").

Per sottoscrivere gli emendamenti, inviare una mail a congresso@uaar.it specificandone il numero progressivo e firmando la mail con i propri dati identificativi.
Se si vuole proporre un nuovo emendamento, lo si puo' fare inviandolo via mail al solito indirizzo congresso@uaar.it

Il diritto di voto al congresso e' riservato ai delegati eletti nelle assemblee precongressuali che si terranno a cura dei vari circoli nel mese di giugno. A Bologna l'appuntamento è per domenica 25 giugno, ore 18, via Cesarini 1 e l'assemblea sarà aperta anche ai soci residenti nelle provincie di Ancona, Ascoli, Ferrara, Forlì, Macerata, Pesaro, Ravenna e Rimini. Potranno essere eletti fino a 13 delegati: chi intende candidarsi e' invitato fin d'ora a segnalarlo a bologna@uaar.it . Chi fosse impossibilitato a partecipare all'assemblea del 25/6 ma intendesse candidarsi a delegato per partecipare al congresso del 2/7, puo' inviare a bologna@uaar.it una propria presentazione (in particolare riguardo alle proprie posizioni sulla proposta di statuto in discussione al congresso) che sara' letta all'assemblea del 25/6 prima di procedere all'elezione dei delegati.


2) Il nostro circolo ha prodotto un volantino sull'ora di religione che invitiamo a leggere e diffondere.
Si puo' scaricare in formato stampabile dal seguente indirizzo:
uaarbologna.altervista.org/files/scheda_irc_BO.pdf

Di seguito ne riportiamo alcuni passi.
Nel Concordato si precisa che “l'IRC è impartito in conformità della dottrina della Chiesa”. E' chiaro, quindi, che la religione a scuola serve esclusivamente alla chiesa per indottrinare secondo la propria ottica di parte, cosa che dovrebbe e potrebbe fare nelle parrocchie. L'insegnamento di altre religioni o di altre concezioni morali non è quindi possibile, con una palese svalutazione culturale e morale dell'insegnamento stesso.
[...]
nel corso dell'insegnamento della storia, gli svolgimenti dei fatti, i significati e le interpretazioni incontrano incessantemente le vicende e il ruolo delle religioni. L'insegnamento storico assicura quindi alle religioni una correlazione più sostanziosa e profonda con tutto il contesto umano conferendo, tra l'altro, uno spessore culturale e filosofico superiore alle religioni stesse. Non si vede, pertanto, perchè la religione, qualsiasi religione, dovrebbe ricevere un trattamento appartato e privilegiato rispetto a tutte le altre espressioni del pensiero umano e a suo interrogarsi sui grandi problemi dell'esistenza.
[...]
DAI GENITORI SI PUO' PRETENDERE PIU' SENSIBILITA' E CORAGGIO, almeno da quelli provvisti di maggior cultura e consapevolezza, perchè si decidano a liberare i propri figli dall'insegnamento della religione a scuola e ci sentiamo di chiedere ciò con maggiore accoramento proprio ai credenti veri.

Un grazie per il lavoro svolto al socio Giuseppe Ugolini.


3) Comunicato stampa UAAR del 2/6/2006: Ratzinger e secolarizzazione
Benedetto XVI ha dichiarato oggi che la «dissoluzione della famiglia e del matrimonio, gli attentati alla vita umana e alla sua dignità, la riduzione della fede a esperienza soggettiva e la conseguente secolarizzazione della coscienza pubblica» sono i diversi elementi che segnano in modo concreto ed evidente l’allontanamento dell'Occidente «dai suoi fondamenti cristiani con velocità crescente».
A Benedetto XVI ricordiamo che l’Occidente secolarizzato è oggi il luogo più tranquillo e sicuro del pianeta, il luogo in cui la speranza di vita è più alta e il benessere più diffuso. L’Europa – che a detta del papa si è negli ultimi decenni velocemente allontanata dal cristianesimo – ha goduto, negli ultimi sessant’anni, del suo più lungo periodo di unione e di pace. Al papa ricordiamo anche che gli unici conflitti che ivi sono scoppiati, nella ex Jugoslavia, avevano una radice evidentissima nel rafforzamento dell’identità cattolica, ortodossa e islamica di croati, serbi e bosniaci. Altrove, in Paesi cattolici come Ruanda e Burundi, soltanto qualche anno fa si è consumato un genocidio con centinaia di migliaia di vittime.
L’UAAR, l’associazione italiana che si batte per i diritti civili degli atei e degli agnostici, respinge con forza la delegittimazione che la Chiesa cattolica compie quotidianamente nei confronti dello stile di vita di milioni di cittadini non credenti.


4) Registriamo un piccolo passo positivo riguardo alla vicenda de L'Ateo in Sala Borsa(dossier completo disponibile su:
http://uaarbologna.altervista.org/fatto.html#ProtestaSalaBorsa )

Dopo diversi solleciti e l'interessamento del consigliere comunale Sergio Lo Giudice e dell'assessore Libero Mancuso, abbiamo ricevuto il 24/5/2006 al nostro indirizzo bologna@uaar.it la seguente comunicazione:

in relazione all'inserimento della rivista L'Ateo tra i periodici della collezione della Biblioteca Sala Borsa, desidero informarla che ogni anno, in settembre, la biblioteca procede alla revisione della collezione e al conseguente rinnovo degli abbonamenti ; pertanto, valuteremo l’inserimento della testata in oggetto proprio all’interno del processo generale di verifica.
Allo stato attuale delle cose mi sembra proponibile aggiungere la rivista L’Ateo, accettando la vostra offerta di abbonamento gratuito a partire dal 2007; valuteremo poi nel corso del prossimo anno l'interesse da parte dei nostri utenti per la vostra testata, così come avviene per tutte le altre riviste che compongono la collezione.
Una volta conclusa la revisione della collezione, quindi, le comunicheremo l'esito, in modo che possa procedere con l'attivazione dell'abbonamento.

Cordiali saluti

Servizio reference e periodici
Biblioteca Sala Borsa
Piazza Nettuno, 3
40124 Bologna

Come detto, il passo e' positivo ma piccolissimo: non c'e' più il rifiuto per motivi di "vocazione", ma nella migliore delle ipotesi si potra' trovare la nostra rivista tra i periodici della Sala Borsa a partire dal 2007 (a piu' di un anno dalla nostra richiesta).
Non possiamo non ricordare come le biblioteche di Casalecchio di Reno e San Lazzaro, riconosciuta la mancata copertura nel settore periodici dell'area culturale laica e filosofica non confessionale, abbiano accettato l'abbonamento gratuito alla nostra rivista nel giro di pochi giorni.


5) Su Repubblica, Bologna Cronaca, 1/6/2006, articolo "Sui Pacs il cardinale rilancia le paure dei cattolici per il divorzio", leggiamo:
Il cardinale Carlo Caffarra ha lanciato l'allarme. Ha detto che «equiparare il matrimonio frutto della tradizione» con qualsiasi altra convivenza non aiuterà certamente «quelle visioni dell'uomo che non sono ospitali verso la monogamia e che alla fine potrebbero minare l'istituzione matrimoniale alla base». Il suo messaggio è stato tradotto così: i Pacs aprono la strada alla poligamia
Segue una intervista a Adriana Scaramuzzino, vicesindaco di Bologna, che dichiara:
Io non vedo nella proposta di Pacs o simili un pericolo per la famiglia. Credo che su questo tema riemergano le stesse paure che furono manifestate, anche dal mondo cattolico, quando si discusse la legge sul divorzio [...] allora ci fu paventata un'Italia senza più famiglia, quasi che tutti aspettassero la nuova legge per lasciare il coniuge e i figli [...] Credo che l'allarme per i Pacs che porterebbero alla poligamia sia eccessivo [...] Io penso che le capacità educative prescindano dal vincolo matrimoniale [...] per chi ha responsabilità pubbliche o istituzionali l'impegno dovrebbe essere quello di un accompagnamento alla genitorialità rivolto a tutti [...] io credo che chiunque scelga oggi di formare una famiglia, anche in modi diversi dalla tradizione, faccia comunque una scelta di responsabilità. Assume un impegno forte e lo fa sapere anche agli altri. E' segno del suo impegno dentro la nostra società.
Sono parole che condividiamo.
Non possiamo non aggiungere una considerazione: è singolare che siano i rappresentanti di una casta di celibatari ad ergersi a difensori della famiglia «naturale», quando invece tanti componenti di famiglie tradizionali non avrebbero problemi (anzi, penserebbero ad un progresso civile) se fossero riconosciuti certi diritti anche a famiglie prive di un legame formalmente suggellato dal matrimonio.



Se non vuoi piu' ricevere questo notiziario, rispondi a questa mail indicandocelo.
Puoi inoltrarlo a chi ritieni possa essere interessato, che per riceverlo regolarmente dovra' farne richiesta a bologna@uaar.it

--
Circolo UAAR di Bologna
www.uaar.it/bologna   bologna@uaar.it